'na tragggedia

Il RomanistaSecondo lo struggente editoriale sulla prima pagina de Il Romanista in edicola ieri, mancherebbero 6 giorni al viaggio del "quotidiano dei tifosi più tifosi del mondo" lungo il miglio verde. Una serie di cavilli burocratici, descritti con la collaudata e sempre efficace vena vittimistica tipicamente romaninterista, avrebbe impedito al giornale di accedere ai mitici finanziamenti pubblici per l'editoria, decretandone di fatto la fine per fame.
Non ci serve scomodare gli anatemi di Beppe Grillo contro il discutibilissimo istituto del foraggiamento di stato agli organi di informazione per non provare alcun imbarazzo di fronte alla notizia. Che l'informazione non meriti alcuna forma di sostentamento "per legge" in un libero mercato è convinzione di chi scrive, che non la meritino a maggior ragione tutti quei soggetti che fanno della disinformazione il proprio credo (e, sia chiaro, non mi riferisco certo al solo quotidiano giallorosso) spero sia la convinzione anche di chi legge.
Considerare un prodotto come Il Romanista meritevole di promuovere l'odio verso gli avversari a spese (anche) dei contribuenti, è un lusso per coscienze un po' così. Chiunque abbia assistito alle performances televisive dell'ex direttore Riccardo Luna durante e dopo le vicende di calciopoli, per esempio (Il Grande Fratello vs. Josef K. Moggi e trasmissione "Temporale" di Pierluigi Diaco), non può avere alcun rimpianto per un modo di fare giornalismo certamente redditizio tra gli habitué della curva Sud, ma degno solo di una certa America del Sud per tutti gli altri.
Rivolgersi agli avversari titolando "Siete come la Juve" per un risultato non gradito ottenuto dall'Inter anche grazie ad errori arbitrali, e rincarare la dose la settimana successiva ("No, siete peggio della Juve") per le stesse ragioni, è qualcosa che può e deve fare a meno dei nostri soldi.
La nostra piccola battaglia contro chi disinforma si nutre anche di queste cose. Certo la scomparsa di un giornale come Il Romanista non sarà mai nulla più di un brodino di fronte alla sopravvivenza dei suoi compari giganti colorati di rosa e di bianco, ma insieme all'evaporazione quasi istantanea avvenuta di recente per l'edizione cartacea di Controcampo o il quotidiano Dieci diretto da Ivan Zazzaroni (nota 1), ci consente di alimentare un po' la nostra personale raccolta differenziata.
Se davvero Il Romanista chiuderà i battenti, tra i piccoli a remarci contro non resterà che il solo Hurrà Juventus.

Nota 1: Ivan Zazzaroni, dopo Reggina -Juventus 2-1 dello scorso anno, pubblicò un post, sul blog di Radio Deejay, scrivendo: "Nella notte ho ricevuto un sms da 'uno di Calciopoli': "Foti deve essere salvato. La Juve di Cobolli oggi ha staccato il biglietto per la Champions. Da qui alla fine avranno solo regali, ma la Reggina si deve salvare. Vedrai". Siamo ancora ridotti così?".

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