Basta, Ziliani!

Paolo ZilianiMa quanto è simpatico Ziliani?
Che da anni ci fa sfondare dal ridere con le sue pagelle e le sue sentenze che rivestono la disinformazione di sarcasmo. Dal 2006 ha consumato la tastiera del portatile sui tasti J/U/ V/ E/ N/ T/ U/ S e non riesce a fermarsi. Confrontare il numero di articoli contro la Juventus sul suo blog per chi volesse toccare con mano. Sarà mica il caso di creare un gruppo di aiuto?
“Ciao, sono Paolo ed ho un problema, celo l’arroganza e l’esasperazione dietro la burla ma in realtà sono ossessionato dalla Juve”.
Personalmente ero fermo al verdetto che aveva dedicato a Moggi nel mese di aprile, quando lo aveva accusato di commettere vilipendio di cadavere attraverso la rivelazione delle telefonate di Facchetti. Ultima perla di un filotto che dal 2006 aveva fatto sbellicare dal ridere tutta Italia.
Alcuni esempi?
L’Inter meritava lo scudetto 2006 (poi ha cambiato idea, lo meritava il Chievo), i titoli dal '94 al '98 andavano revocati per doping (tutti assolti, e non prescritti come qualcuno vorrebbe far credere), la GEA era la madre di tutti gli illeciti (e, infatti, tutti assolti dall’associazione per delinquere), Juventus vergogna d’Italia (e come dargli torto visto che mancavano le vergogne degli altri, che erano "irrilevanti"), gli scudetti della Juventus sono 22 e non 29. Non c’è neanche tanto bisogno di sconfessare tutte queste cose perché Ziliani è anche sfortunato. C’è sempre un tribunale serio disposto a dargli torto, e presto ce ne saranno almeno un paio in più.

Era prevedibile, dunque che dopo l’assemblea dei soci avrebbe lanciato l’immediato anatema. Ero già in trincea, con l’elmetto in testa ad attendere il commento alle parole di Andrea Agnelli (hallelujah) sulla Juve che potrebbe chiedere indietro gli scudetti nel caso in cui l’operato dei dirigenti fosse riconosciuto come pulito, in quel di Napoli, e puntualmente ecco l’ennesimo capolavoro di capolavoro di offese personali spacciate per ironia.

Andrea Agnelli non deve stare tanto simpatico a Ziliani, perché, ma sono sicuro che quel genio della satira di Paolo voleva solo scherzare, nel suo articolo lo paragona, testualmente, a uno che volesse difendere gente condannata con sentenza definitiva per truffa.
"Un po' come se Stefano Tanzi, oggi, se ne uscisse a dire che la sua famiglia è pronta a chiedere la restituzione dei soldi dati in risarcimento ai poveri truffati detentori dei bond-Parmalat e aggiungesse che personalmente nutre grande stima nei confronti del padre Callisto, che alcuni dicono aver ridotto sul lastrico migliaia di famiglie, ma che invece è pronto a dimostrare la sua innocenza".
Eh, già! un esempio proprio calzante, come se io paragonassi Ziliani a un comico, solo perché è un burlone e ci allieta sempre con le sue arguzie tra il serio e il faceto (ma quanto simpatico è Ziliani?)… dove vogliamo andare a parare?

Se Andrea Agnelli troverà sette minuti di tempo per leggere questo articolo, troverà interessante anche questa frase da parte del simpaticissimo Ziliani. Io, in un momento di lucidità, mentre mi asciugavo le lacrime dagli occhi dopo gustose risate, ho letto questa ricostruzione, che riesce mirabilmente a diffamare e offendere la famiglia del nostro presidente e nello stesso tempo 14 milioni di tifosi.
"Quando papà Umberto portò Moggi alla Juventus, sedici anni fa, e l'Avvocato (il fratello Gianni) commentò dicendo che si trattava di 'un male necessario', tutto era molto chiaro: in quella lettera d'assunzione e in quella spiegazione c'era il Manifesto della filosofia juventina. E cioè vincere il più possibile, a qualunque costo e con qualsiasi mezzo. E se per farlo si fosse reso necessario creare un Rotary del pallone – o una bocciofila, fate voi – con designatori, dirigenti arbitrali, dirigenti federali, arbitri e giornalisti, tanto meglio".

Ziliani, che come dimostra il suo approccio tipico viene da Marte, deve essere andato a trovare i parenti negli ultimi sei mesi, altrimenti non si capisce come faccia a non sapere (qualcosa sarà sfuggito anche a lui?) che alla bocciofila c’erano, tra i vari dirigenti, anche quelli interisti, vivi o morti che siano. Uscite come queste non meritano neanche lunghe analisi, basta aver compreso il personaggio e la sua filosofia, perciò lo ripaghiamo con una bella pagella.
Ziliani: voto 3, di stima.
Sarà che alla bocciofila ci giocavano tutti , sarà che al processo sulla madre di tutti gli illeciti sono stati assolti tutti dall’associazione a delinquere, sarà che non ha ancora deciso se lo scudetto 2006 all’Inter è meritato o iniquo, ma pare un po’ confuso tra condanne, processi in corso, supposizioni personali e fatti. Ossessionato.