Mucchio selvaggio

IaquintaJUVE, SESTA VITTORIA CONSECUTIVA – Una Juventus inarrestabile mette a segno la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions, festeggia il trentaquattresimo compleanno di Alessandro Del Piero, autore anche oggi dell’ennesima perla, e si porta nelle primissime posizioni della classifica.
Risultato sbloccato ancora su calcio piazzato battuto da Del Piero: parabola che si insacca sotto l’incrocio scoccata dai 25 metri; 250 reti e 377 presenze con la maglia bianconera in serie A per "il capitano", al secondo posto (a pari merito con Gaetano Scirea) alle spalle di Giampiero Boniperti nella classifica di tutti i tempi. Una Juventus oramai convinta dei propri mezzi ha controllato un buon Chievo del neo tecnico Di Carlo; nella ripresa l’episodio che ha di fatto deciso il match: uno-due Del Piero-Iaquinta e pallone intercettato di mano da Mantovani. Sul dischetto si presenta Iaquinta che dopo essersi fatto intercettare il tiro da Sorrentino ha ribadito in gol la respinta dell’estremo difensore.

TORNANO A VINCERE INTER E NAPOLI – Con un gol nel terzo ed ultimo minuto di recupero di Julio Cruz l’Inter fa suo il big-match contro l’Udinese. Partita giocata prevalentemente sul tatticismo, dove le difese l’hanno fatta da padrona; poche le conclusioni in porta e gara tutto sommato povera di spunti significativi.
L’Udinese ha giocato la sua solita gara fatta di ripartenze veloci, mettendo in grossa difficoltà il centrocampo neroazzurro. Clamorose le sviste dell’assistente Copelli su due ripartenze friulane: fermati rispettivamente Floro Flores e Quagliarella in posizione regolare. Morganti ha completato la giornata no della quaterna arbitrale scesa in campo a San Siro con la mancata espulsione a dieci minuti dal termine di Cordoba: visivamente impressionante l’entrata a piedi uniti con pallone lontano su Inler. Cordoba è stato semplicemente ammonito quando avrebbe meritato il rosso diretto. Il Napoli dopo lo stop della settimana scorsa torna a vincere trascinato da un sempre più concreto Lavezzi, autore di due assist che hanno permesso, prima a Mannini e successivamente a Zalayeta, di piegare la solita ottima Sampdoria di Cassano e compagni.
Anche al San Paolo due clamorosi errori di Rosetti e dei suoi collaboratori hanno di fatto cambiato i connotati al match: mancata espulsione di Blasi per ripetute scorrettezze nei confronti di Cassano e gol dello stesso attaccante barese annullato ingiustamente per fuorigioco sul risultato di 1-0 per i partenopei; la posizione è risultata regolare di un metro abbondante.

IL GENOA BUSSA ALLA STORIA – La sesta vittoria consecutiva casalinga ha permesso al “Grifone” targato Milito di eguagliare il record stabilito negli anni 30 dal Genoa di Levratto e Banchero. In un match equilibrato ha pesato indubbiamente l’espulsione, nel primo ed unico minuto di recupero del primo tempo, di Costa (doppio giallo). Nella ripresa è andato in scena il Milito Show: penalty trasformato di destro, raddoppio con un’incornata sotto l’incrocio, assist a Sculli per il 3-0 e tripletta personale con un tiro di sinistro. Chapeau! Con la tripletta odierna “el Principe” si è installato in vetta alla classifica capocannonieri.

FIORENTINA E LAZIO NON MOLLANO – Vittoria sofferta ma meritata per la Fiorentina che, con il ritorno di Gilardino, è tornata ad assaporare i tre punti. Match sbloccato da un tiro da fuori dell’ex centrocampista dell’Almeria, Felipe Melo, e partita che sembrava chiusa con il pronto raddoppio del centravanti azzurro. Nella ripresa gli uomini di Prandelli hanno sfiorato ripetutamente, con Gilardino, il 3-0 ma un rigore trasformato da Floccari ad un quarto d’ora dal termine ha rimesso in corsa l’Atalanta. Minuti finali che non sono bastati ai bergamaschi per riagguantare i gigliati, andati per l’ennesima volta vicini al terzo gol con un palo di Gilardino.
Dopo cinque giornate è tornato al gol Zarate e nonostante un ottimo Siena che ha messo, nella prima frazione di gioco, in grossa difficoltà la Lazio, gli uomini di Delio Rossi hanno conseguito la terza vittoria consecutiva. Partita terminata con un perentorio 3-0, completato con la prima doppietta stagionale di Tommaso Rocchi.

DECISIVA LA ZONA CESARINI – Con tre gol negli ultimi minuti di gioco si sono decise le sorti delle pericolanti del torneo. La Roma dopo aver ritrovato i gol di Totti sembrava avviata, dopo la bella vittoria in Champions contro il Chelsea, a ritrovare anche i tre punti in campionato ma un autogol al 92’ di Cicinho ha riportato il match contro il Bologna in perfetta parità. Il Torino con un eurogol di Säumel a tempo scaduto è tornato ad assaporare la vittoria, uscendo momentaneamente dalla zona pericolosa, battendo un Palermo che continua ad essere troppo discontinuo per ambire a qualcosa di più importante. Un Cagliari ritrovato, dopo il pokerissimo di domenica scorsa, si era portato in vantaggio con un colpo di testa di Jeda sul difficilissimo campo del Catania. Gli isolani non si sono persi d’animo: prima con il capitano Mascara hanno raggiunto il pari e a pochi minuti dal fischio finale hanno agguantato una vittoria, che mancava dallo scorso 19 ottobre, con una punizione dal limite dell’area di Sabato.

IL LECCE SPEGNE IL DIAVOLO – A distanza di una settimana il Milan perde il primo posto così come l’aveva conquistato; un gol di Esposito, negli ultimi minuti di gioco, annulla il vantaggio conseguito da Ronaldinho e spegne i sogni di gloria dei rossoneri. Il Milan avrebbe ampiamente meritato la vittoria per la mole di gioco espressa ma non è bastato per portare a casa i tre punti.
Rossoneri ampiamente delusi che rimangono comunque ad un solo punto dalla capolista Inter.

COMANDA L’INTER – In una classifica che vede ancora ben otto squadre in una forbice di soli 4 punti l’Inter si mette davanti grazie alla vittoria odierna contro una delle dirette avversarie. Milan e Napoli, dopo essersi affrontate sette giorni orsono, si ritrovano appaiate al secondo posto, ad un solo punto dai neroazzurri.
La Lazio sembra aver ritrovato costanza, terza vittoria consecutiva, e si consolida come terza forza attuale del torneo. La Juventus, con un filotto di quattro vittorie su quattro, agguanta il quarto posto in comproprietà con l’Udinese e si rilancia in pieno per il discorso scudetto, trovandosi a soli 3 punti dalla vetta.
Un Genoa irresistibile tra le mura amiche infila la sesta vittoria consecutiva e con 20 punti, come la Fiorentina, conferma di essere una delle realtà più belle del torneo, portando in vetta alla classifica dei capocannonieri il suo bomber Diego Milito.
Nella bassa classifica vittoria importante per il Torino e buon pareggio del Lecce nella sfida contro la ex prima della classe; le altre tutte sconfitte, tranne Bologna e Roma che si sono divise la posta.
Classifica che si sta delineando con la probabilità di una divisione netta tra le prime e le seconde 10, divise in questo momento da 15 punti.

CAPOCANNONIERI – Con la tripletta odierna Diego Milito soffia il primo posto ad Alberto Gilardino, comandando la speciale classifica con 9 reti realizzate.
L’attaccante viola dopo i due turni di stop per squalifica è tornato immediatamente a timbrare il cartellino, portandosi con la realizzazione odierna a quota 8.
Zarate dopo cinque giornate di digiuno è tornato al gol contro il Siena, portandosi a quota 7.
Da solo a quota 6 gol è rimasto Fabrizio Miccoli; fermi a quota 5 reti troviamo Amauri, Denis, Pandev, Ibrahimovic, Quagliarella e Di Vaio, raggiunti da Floccari.

MOVIOLA – Giornata disastrosa per le giacchette nere che in più di una partita hanno condizionato il risultato finale. Macroscopici gli errori pro-Inter nel big-match del Meazza: fermati per fuorigioco Floro Flores e Quagliarella quando le immagini testimoniano ampiamente la regolarità delle azioni incriminate, mancato rosso diretto (seconda domenica consecutiva) per il difensore colombiano Cordoba, reo di un’entrata che definire “assassina” non rende la gravità evidenziata dalle immagini, stranamente non prese in gran considerazione dai mezzi d’informazione.
Clamoroso il gol annullato alla Sampdoria al San Paolo di Napoli: nel momento del passaggio Cassano si trova abbondantemente all’interno della linea di difesa partenopea.
Rigori concessi a Verona e Firenze: il fallo di mano di Mantovani c’è, anche se bisogna sempre valutarne la volontarietà, come per Comotto. Nella partita Chievo-Juventus notato anche un fallo di mano di Legrottaglie, sul risultato di 2-0 per i bianconeri, non sanzionato.

 
RISULTATI CLASSIFICA
Bologna - Roma 1-1
Catania - Cagliari 2-1
Chievo - Juventus 0-2
Fiorentina - Atalanta 2-1
Genoa - Reggina 4-0
Inter-Udinese 1-0
Lazio - Siena 3-0
Lecce - Milan 1-1
Napoli - Sampdoria 2-0
Torino - Palermo 1-0

24 Inter
23 Napoli
23 Milan
22 Lazio
21 Udinese
21 Juventus
20 Genoa
20 Fiorentina
18 Catania
16 Palermo

14 Atalanta
12 Siena
12 Lecce
11 Torino
10 Cagliari
10 Sampdoria
  8 Roma
  7 Bologna
  6 Chievo
  5 Reggina