THE DAY AFTER: L'era glaciale bianconera

elkann blancIl freddo gelido si abbatte su mezzo mondo, ma in Italia sembra fare più freddo. In serie A, ben quattro partite su dieci sono state rinviate a data da destinarsi, complici non tanto le condizioni dei terreni di gioco, ma le infrastrutture obsolete di stadi profondamente inadeguati di cui ci siamo già occupati qui.

Gli stadi di Italia '90. Vent'anni fa stadi come Genova, Bologna, Udine e Firenze, sono stati restaurati per ospitare le partite dei Campionati del Mondo di calcio, oggi basta una nevicata, per quanto intensa, a far rinviare partite proprio in quei centri che dovrebbero presentarsi come i più adeguati. Ed invece si può giocare pure al Picchi di Livorno e sabato con la serie B in stadi come Bergamo, Cesena, Brescia e Vicenza, ma negli stadi mondiali no, troppo ghiaccio...

L'Era glaciale. Dimezzato così il tabellone della massima serie non c'è nemmeno la scusa per parlare d'altro se non del freddo pungente di casa Juventus. Fuori dalla Champions League e a -9 in campionato dall'Inter vittoriosa con il minimo sforzo sulla Lazio (1-0), quella bianconera, più che una bassa temperatura, può essere considerata una vera e propria "Era glaciale". Se una partita di novanta minuti può valere una vita calcistica, allora si può anche dire che, dall'estate di Calciopoli in poi, quella vissuta dalla Juventus è una vera e propria glaciazione da cui non merita di salvarsi nessuno.

"Bisogna lavorare di più". Dopo le prime quattro vittorie consecutive, la Juventus ha infilato complessivamente cinque vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte, un ruolino di marcia complessivo di squadra da metà classifica. Dapprima si è trattato di risultati alterni, ma da un mese a questa parte, fra Campionato e Champions, la Juventus ha raccolto cinque sconfitte su sei partite. Si tratta di risultati che in qualsiasi realtà sportiva avrebbero provocato robusti ribaltamenti. Alla Juventus che perde in casa contro l'ultima in classifica succede invece che l'allenatore non si senta in discussione e che il Presidente, non che Amministratore Delegato, non che Direttore Generale, se ne esca con le solite banalità del tipo "Abbiamo perso per un rigore e un gol in contropiede", "Bisogna lavorare di più" e altre amenità assortite. Qualcuno si sente preso in giro?

La storia del vice Nedved. Un'altra bella umiliazione arriva via satellite da Roma. Non ci riferiamo certo al risultato con cui la Roma ha liquidato il Parma (2-0) appaiandola al quarto posto, ma ai sassolini che si è tolto Ranieri opportunamente stimolato dal duo Mauro-Sconcerti nel dopo partita. I guai della Juve? "Io volevo un vice Nedved per continuare a giocare con un modulo che la squadra ben conosceva, - ha detto sostanzialmente l'ex allenatore bianconero - i dirigenti hanno voluto acquistare Diego il cui impiego presupponeva un cambio di modulo che la squadra non avrebbe assimilato facilmente. Certe cose le avevo dette prima di essere esonerato. Se ci fossi stato ancora io quest'anno sulla panchina della Juventus sarei già stato esonerato da un pezzo." Alle dichiarazioni di Ranieri, Ferrara ha replicato che "non esiste un vice Nedved", ma noi pensiamo che con 50 milioni, ovvero i soldi spesi per Diego e Felipe Melo insieme, un Ribéry e spiccioli si poteva pure acquistare senza sfigurare.

Tutti a casa? Di fronte al palese fallimento di una dispendiosa campagna acquisti e al fallimento tecnico dato dagli ultimi desolanti risultati, ci si aspetterebbe che i responsabili facessero pubblica ammenda delle proprie responsabilità e, interpretando il pensiero di milioni di tifosi, magari si facessero pure da parte. Quello contro il Catania, fanalino di coda del Campionato, sembra proprio essere, a tutti gli effetti, una sorta di capolinea. Non è certo "lavorando di più" o stando semplicemente "vicini vicini" che è possibile cambiare questo andazzo che è sia tecnico che ormai anche psicologico. Difficile a dirsi anche a che cosa possa servire il ritorno di Bettega in questo contesto. Se il suo ruolo dovesse essere veramente quello di un consulente di raccordo fra dirigenza e allenatore, sarebbe come assumere un'aspirina quando invece si è colpiti da una polmonite. Bettega meriterebbe di tornare alla Juventus con tutti gli onori e con ruoli certamente più adeguati, ma soprattutto meriterebbe di tornare in un'altra Juventus.

TOP DI GIORNATA

Ranieri. La sua Roma corona una lunga rincorsa e appaia il Parma in zona Champions League, dopo aver raccolto cinque vittorie e due pareggi nelle ultime sette partite. Oggi poi si è tolto pure qualche sassolino con i suoi ex datori di lavoro. Che cosa chiedere di più a Babbo Natale?

Inter. Vince con il minimo sforzo ma, vista l'inconsistenza degli avversari, oggi si attacca al petto un altro pezzo di scudetto che, a questo punto, nemmeno con un mezzo suicidio potrebbe perdere.

Cavani. E' il protagonista di giornata del Palermo. Grazie al suo gol i rosanero colgono la terza vittoria consecutiva e arrivano a soli due punti dalla zona Champions. Dopo essere stato vittima di un'aggressione solo venti giorni fa, con la squadra al tempo relegata in un'anonima posizione di classifica, ora tutto è cambiato per l'attaccante uruguaiano, inseguito anche dalle sirene di radio mercato.

FLOP DI GIORNATA

La nuova Juventus. Lo striscione sposto in curva sud "BASTA DILETTANTI ALLO SBARAGLIO" ben riassume i sentimenti di milioni di tifosi. Non ci si può riferire solo a un allenatore che non riesce a venire a capo della situazione, ma anche alle pesanti responsabilità di scelte dirigenziali. Ma le colpe più pesanti sono quelle di una sciagurata proprietà che a dirigenti digiuni di calcio ha messo in mano una delle società di calcio più importanti del mondo.

Mihajlovic. Nel prepartita contro la Juventus manifesta timori nei confronti della direzione arbitrale. Poi vince con tanto di giusto rigore a favore e fa marcia indietro. Che brutta figura comunque. Interista dentro.

Russo di Nola. D'accordo che l'Inter non ha faticato gran che, ma se Maicon colpisce nettamente il pallone con un braccio in piena area bisogna fischiare il rigore, anche se è contro l'Inter...



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Moggi dopo Juve-Catania
http://www.youtube.com/watch?v=aTbQEzJtrnY

Beha: il problema è la dirigenza
http://www.youtube.com/watch?v=dVjVwOvM8mA

Moggi su Offside e calciopoli
http://www.youtube.com/watch?v=nMAn8jXbTcA

Ranieri: al posto di Ferrara mi avrebbero esonerato
http://www.youtube.com/watch?v=KoJbJW-JZwA

Il sorriso di Blanc dopo Juve-Catania
http://www.youtube.com/watch?v=20q_EMTvWYc