THE DAY AFTER: Se l’Inter è questa il campionato è tutto da giocare

Inter-JuventusC’è un aquilotto che vola alto sul campionato e guarda dall’alto in basso la classifica. Nella giornata di campionato in cui Inter-Juventus ha catalizzato l’attenzione è infatti una Lazio sorniona la vincitrice di una tappa in cui pure Palermo, Napoli, Genoa e Milan colgono vittorie significative.

Il volo dell’Aquila. La Lazio che liquida con il minimo scarto il Brescia è squadra solida che rischia poco in difesa e cui basta una giocata di Hernanes per accendere la luce e far propria la partita. La squadra allenata da Reja comanda inaspettatamente la classifica sopravanzando Inter, Milan e Napoli staccate di due lunghezze. Una vittoria nata da una prodezza di Pirlo quella dei rossoneri, che a Parma hanno rischiato grosso e hanno beneficiato pure di “distrazioni” arbitrali su cui le moviole della domenica non si sono minimamente soffermate. Al Parma mancano tre rigori! Quanto al Napoli, che si aggiudica il derby del sud contro la Roma, l’autorizzazione è quella di poter sognare in grande, visto che gli avversari più accreditati per il titolo si stanno rivelando straordinariamente “normali”.

Inter-Juventus, ovvero uno zero a zero che sarebbe piaciuto anche a Brera. Perché a chi piace davvero il calcio non può piacere di più un 3-3 circense come quello fra Juventus e Sampdoria rispetto a un solido 0-0 com’è stato quello fra Inter e Juventus. Il cosiddetto Derby d’Italia ha consumato le energie dei protagonisti lanciate a briglia sciolta da un arbitraggio convincente e molto “british”, che ha fatto giocare le due squadre fino a un quarto d’ora dalla fine, quando la stanchezza per la partita infrasettimanale si è fatta sentire. L’impressione data dall’Inter è sempre quella della squadra da battere ma, sarà per le assenze o per un Milito e un Maicon troppo normali per essere veri, il cantiere bianconero, in cui si avverte sempre più la mano di Del Neri, ci ha fatto un figurone. Miracolosamente arginato Eto’o dai salti mortali di De Ceglie e Motta, il tecnico bianconero ha mischiato continuamente le carte imbrigliando gli avversari e rischiando pure di vincere. I segnali arrivati dalla doppia trasferta di Manchester e Milano sono incoraggianti per il futuro bianconero.

La crisi viola. Detto di un Genoa che in inferiorità numerica surclassa il Bari, di un Lecce che supera il Catania, della prima vittoria dell’Udinese che supera a tempo scaduto il Cesena, non sorprende il Palermo che razzia i tre punti a Firenze e lascia i viola in aperta crisi. Cinque punti in sei giornate e il penultimo posto in classifica, al pari di Roma e Parma, è uno score che potrebbe far vacillare la panchina di Mihajlovic che paga più del lecito le assenze di Jovetic e Mutu. Senza infamia e senza lode i pareggi di Chievo-Cagliari e Bologna-Sampdoria che chiudono il quadro di una giornata povera di gol. Solo 14!

TOP DI GIORNATA.

Del Neri (all. Juventus). E’ il vero top bianconero! La squadra si fa valere contro avversari come Manchester City e Inter, che sulla carta lasciavano brutti presagi. Ora bisogna vincere riuscendo ad imporre il proprio gioco anche contro le medio-piccole. Già si vedrà al prossimo turno, in cui la Juventus affronterà in casa il Lecce, se quello bianconero è un passo avanti a tutto tondo.

Lazio. Una squadra che rischia pochissimo in difesa, dimostra di controllare il gioco e mette a frutto il valore aggiunto del nuovo acquisto Hernanes attorno a cui ruotano le tante variabili in attacco.

Banti (arbitro di Inter-Juventus). Una designazione molto criticata la sua, ma alla fine risulta il vero vincitore dell’incontro. Non sanziona con il giallo i falli di Lucio e Stankovic, ma usa lo stesso metro nei confronti di Bonucci. Fa giocare e fischia solamente 23 falli in una partita tiratissima ma corretta grazie anche alla sua direzione.

FLOP DI GIORNATA.

Cassano (Sampdoria). Esce dal campo sostituito e se ne va senza uscire correttamente a metà campo. Una mancanza di riguardo nei confronti di allenatore e compagni di squadra. Soliti comportamenti da primadonna anche se, fortunatamente, non lancia più la maglietta in faccia all’arbitro.

Orsato (arbitro di Parma-Milan). Arbitra fischiando troppo, ammonendo di più e non concedendo tre sacrosanti rigori al Parma. Peggio di così!

Fiorentina. Non può bastare il seppur corposo alibi delle assenze di Jovetic e Mutu, la Fiorentina attuale fatica con chiunque e, a maggior ragione, le busca da un Palermo degno delle prime piazze. Mihajlovic si è assunto le sue responsabilità e, dopo sei giornate, c'è tutto il tempo per recuperare, ma l'impressione è che questa volta Corvino non sia riuscito a fare i miracoli di sempre in sede di calciomercato con la gentile collaborazione della fu Newventus di Blanc e Cobolli Gigli.