THE DAY AFTER: “Leggenda Del Piero, vola la Lazio”

del pieroNella giornata in cui Alessandro Del Piero sbaraglia le statistiche consacrandosi una leggenda vivente, torna il campionato e tornano le grandi per antonomasia. Juventus, Inter e Milan vincono tutte contribuendo al ritorno alla “normalità” di una classifica agitata nelle prime sei giornate dall’entusiasmo di matricole e improbabili protagoniste. C’è comunque una sorpresa, ed è pure grossa, perché al comando c’è ancora la Lazio, capace di espugnare con fare sornione l’astronave pallonara del San Nicola di Bari.

Milan, Inter, Juventus OK. Se i rossoneri si impongono con le prodezze di Ibra che inventa e di Pato che stende il Chievo secondo logica, i nerazzurri a Cagliari rischiavano sulla carta di trovare un disco rosso, ma con un po’ di fortuna e un colpo da playstation di Eto’o hanno razziato agli isolani i tre punti. Anche per la Juventus che annienta il Lecce c’è un Krasic su di giri, ma per i bianconeri si tratta di un passo avanti soprattutto come squadra, per merito sì dell’irresistibilità del serbo, ma anche della quadratura del cerchio a centrocampo, dove si impone con sempre maggiore sicurezza Felipe Melo e cresce la confidenza di Aquilani, mentre dietro per la seconda volta consecutiva non si incassano gol. L’unica nota dolente di giornata per i bianconeri è un Amauri sgraziato che smontona tanto ma con poco costrutto, anche se entra nell’azione del secondo gol triangolando con Krasic. 



Napoli e Palermo in rampa di lancio. Ma mentre nelle prime giornate le grandi hanno faticato ad imporsi, il campionato ha portato alla ribalta squadre che "rischiano" seriamente di inserirsi nella lotta per il raggiungimento di traguardi prestigiosi. Al Napoli è sfuggito il bottino pieno a Catania, ma gli uomini di Mazzarri hanno comunque ribadito la legittimità delle loro ambizioni contro un avversario solido come la squadra etnea. La maggiore impressione di giornata la lasciano però i rosanero palermitani che, trascinati da un Pastore su livelli stratosferici, spazzano via il Bologna con uno spettacolare poker di gollassi. Se è vero che nei campionati post Mondiale le sorprese possono essere all’ordine del giorno, questo Palermo a certi traguardi può per lo meno andare molto vicino. Certamente la squadra di Delio Rossi dimostra di possedere le qualità per assestarsi fino alla fine nei quartieri alti della classifica.



Sprofondo viola. In classifica, mentre Cesena e Parma impattano, non tornano ancora i conti della Roma, che pure riprende la sua marcia stendendo il Genoa; l’Udinese coglie la seconda vittoria consecutiva in quel di Brescia, lasciando così l’ultimo posto solitario in classifica alla Fiorentina che nel giro di sessanta secondi, a una manciata di minuti dalla fine, subisce due gol e vede svanire l'illusione di una vittoria, uscendo addirittura sconfitta da Marassi contro la Sampdoria. La panchina di Mihajlovic scotta sempre di più, ma se Hodgson rimane incollato a quella del Liverpool, ultimo nella Premier, Sinisa a Firenze può sentirsi ancora tranquillo. Almeno fino a domenica prossima.

TOP DI GIORNATA

Pastore (Palermo). Segna il gol che spacca la partita contro il Bologna e trascina i suoi verso un successo netto. A qualcuno ricorda Zidane, forse è presto, ma dovendo scegliere il miglior giocatore di questo avvio di campionato è difficile preferirgli qualcun altro.

Del Piero (Juventus). Gli bastano quattro minuti per far tesoro dell’assist di Krasic. Nella giornata in cui la Juventus fa un altro passo per riannodare il filo con la propria storia, il capitano segna un gol che lo consegna alla leggenda, affiancando Boniperti nella classifica dei gol segnati in serie A con la maglia bianconera (178). Meriterebbe un “Pallone d’oro” griffato di bianconero alla carriera.

Pato (Milan). Appena i guai fisici lo lasciano respirare ritrova la maglia da titolare e trasforma due assist di Ibra in una doppietta pesante. Che coppia!

FLOP DI GIORNATA

Amauri (Juventus). E‘ l’unica nota stonata bianconera. Sull’impegno non c’è nulla da dire, ma gioca spesso in modo scomposto e poco convincente. Si fa spesso anticipare, è falloso, e quando l’arbitro gli fischia contro si sbraccia in modo inutile e plateale palesando un certo nervosismo. 



Fiorentina. Ancora tra i flop perché comunque le assenze di Mutu e Jovetic non possono giustificare un seppur provvisorio ultimo posto. Se indubbiamente l’allenatore può avere le sue colpe non sembra essere l’unico colpevole di una situazione del genere.

Cannavaro (Napoli). Un’entrataccia su Ricchiuti gli costa il rosso diretto. L’unico della giornata.