Spettacolo a Torino: Atalanta annichilita

PirloLa Juventus saluta il suo pubblico per il 2012, e lo fa alla sua maniera.
Non c'è molto da raccontare, anche perché quando la Juve affronta le partite con questa aggressività è dura tenerle testa.
In meno di mezz'ora la pratica è chiusa, con il terzo gol in campionato di Vucinic, e il quarto sia per Pirlo che per Marchisio: un dato che fa riflettere, perché due centrocampisti hanno sinora segnato più di una punta e, contrariamente al pensiero dominante, in questo dato vedo un aspetto positivo: più uomini vanno in gol e meno prevedibile risulta la manovra.
La squadra di Conte dimostra ancora una volta di essere una macchina quasi perfetta, se si esclude l'errore, compartecipato da Barzagli (è il primo da mesi) e Marrone, che ha rischiato di rimettere in partita un'Atalanta peraltro mai più pericolosa, e nell'occasione Buffon ha potuto dare quel contributo che i suoi compagni gli stanno negando da qualche settimana (cinque partite senza subire gol, nelle ultime otto solo il rigore farlocco di Robinho ha violato la porta bianconera).
La ripresa, agevolata dall'espulsione di Manfredini nella seconda parte della prima frazione, ha permesso a Conte di sperimentare Lichtsteiner centrale difensivo (come avevamo già visto in estate) e contemporaneamente di far riposare alcuni uomini preziosi come Barzagli e Vucinic e di riproporre Quagliarella dopo il famoso episodio con Alessio che aveva fatto precipitare l'ex udinese nelle gerarchie delle punte.
Se devo spendere qualche parola oggi la spenderei per Pirlo: oltre al gol, tanta qualità e quantità, e che la salute lo assista, lui e i suoi due colleghi di reparto, che - sarò ripetitivo - sono sempre determinanti nelle due fasi e ancora ben lontani dall'aver completato il loro processo di crescita.
La classifica parla chiaro: ogni settimana si elegge una nuova anti-Juve e, diciamocelo chiaramente, speriamo che i media continuino così!
Quella dell'anti-Juve è un'etichetta che porta davvero sfiga, a giudicare dalla fine che fanno le avversarie che di volta in volta vengono accostate al ruolo di sfidante dei campioni in carica.
Stasera potrebbe toccare nuovamente al Napoli, che ha la possibilità di tornare a -5 scavalcando nuovamente l'Inter, che da quel miracolo del 3 novembre non ne ha praticamente più azzeccata una.
Noi aspettiamo che i giornali decidano su chi da domani verrà investita della responsabilità di dar la caccia alla Juve, per tenere in vita un campionato che sta dicendo chiaramente quanto i bianconeri siano padroni del proprio destino, e che solo un suicidio sportivo potrebbe separarli dallo scudetto numero 31.
Resta solo Cagliari - e chissà dove si giocherà, se si giocherà: quando c'è di mezzo Cellino... - e poi la pausa per ricaricare le batterie arriverà al momento giusto, prima di affrontare un anno nuovo che a giudicare dalle premesse potrebbe essere ancora migliore di quello che sta finendo.

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