La Juventus riprende a volare (+5), per Lazio e Napoli solo un punto

day_after01Brutte notizie per chi sperava in un nuovo passo falso di una Juventus in emergenza e in nuove vittorie delle più immediate inseguitrici. I bianconeri hanno ripreso a correre schiantando l’Udinese, mentre Lazio e Napoli non sono andate oltre il pari nelle trasferte rispettivamente contro Palermo e Fiorentina. Significa quindi che il vantaggio della squadra di Antonio Conte è tornato di 5 punti.

Pogba rilancia la Juventus. Dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime due partite, affrontare l’Udinese in salute e in serie positiva da 6 incontri e senza poter contare soprattutto su titolari inamovibili come Chiellini, Pirlo, Marchisio e Asamoah nascondeva non poche insidie. Invece i bianconeri hanno ripreso a correre fortissimo giocando in velocità come se si fossero slegati dalle fatiche del richiamo di preparazione fisica evidentemente imposto da Conte durante la pausa invernale. Una Juve piaciuta molto come gioco specie nei primi 40’ in cui, un po’ per la manovra eccessivamente leziosa, un po’ per mancanza di lucidità negli ultimi 16 metri, il gol non arrivava. Poi ci ha pensato un fenomeno di nome Paul Pogba, un diciannovenne che la porta la vede eccome, con due siluri imparabili che non hanno lasciato scampo all’estremo friulano. Da lì al poker finale firmato da Vucinic e Matri il passo è stato breve.

Lazio e Napoli rallentano in trasferta. Chi sabato sera sperava nel provvisorio aggancio della Lazio alla Juve ci è rimasto male. I laziali, forti del gol iniziale di Floccari, sembravano poter controllare bene la partita contro il Palermo; ma l’uno-due rosanero siglato a metà ripresa da Rios e Dybala li ha costretti poi a rincorrere per portarsi a casa un misero punticino. Vero anche che alla Lazio era stato annullato un gol regolare sullo 0-1, ma non ci sono state particolari recriminazioni, considerando anche che alla squadra di Lotito fin qui era girata piuttosto bene a livello di decisioni arbitrali fortunate. Pareggio giusto quindi, come lo è stato quello fra Fiorentina e Napoli, condizionato dall’incredibile errore di De Sanctis che ha letteralmente regalato il gol del vantaggio ai viola, quasi a rovinare il capolavoro fatto dalla società napoletana in sede di giustizia sportiva per annullare la penalizzazione di due punti, considerando che il 100° gol di Cavani in serie A non è bastato a riportare sotto il Vesuvio l’intera posta in palio. Ma anche in questo caso il risultato è stato equo, semmai condizionato dalla mancata espulsione, a inizio ripresa, di Behrami, cui è stato risparmiato un secondo cartellino giallo.

L’Inter soffre ma strappa un punto contro la Roma. Grande attesa c’era anche per il posticipo, che ha messo di fronte le due principali beneficiarie del ribaltone di baldiniana memoria. E’ sempre suggestivo vedere di fronte le squadre che hanno dominato gli anni della rivoluzione calciopolara. Ne è venuta fuori una partita comandata dalla Roma, che però è riuscita ad andare a segno solo con un rigore generoso fischiato dall’arbitro Orsato, uno che di rigori generosi ne sta decretando a iosa in questa stagione. L’Inter sta tutta nell’imperiosa azione di Guarin che sul finire del primo tempo ha permesso a Palacio di realizzare il gol del pareggio. Ripresa con tanti errori da una parte e dall’altra, maggior pressione dei giallorossi, ma squadre lunghe dopo nemmeno dieci minuti come succede nei campi delle serie inferiori. Ora l’Inter è a 4 punti dalla zona Champions e a 9 dalla vetta, giusto per non trascurare i numeri per chi ritiene che l’Inter possa puntare al massimo traguardo. La Roma con il solo punto conquistato viene scavalcata in zona Europa League dal Milan. Il Diavolo, protagonista di una prova volenterosa, ma certo tutt’altro che brillante, si è imposto con il minimo scarto contro un Bologna arrivato evidentemente spremuto dai 120’ giocati mercoledì scorso sempre a San Siro, ma contro l’Inter. Ora ad avvicinare la Roma c’è il Catania corsaro a Marassi contro il povero Genoa.

Palermo e Genoa sempre più giù. Serve a poco il punticino che il Palermo ha rimediato contro la Lazio. Il Siena batte la Sampdoria e accorcia la classifica portandosi a soli due punti dai rosanero. Un punto più su c’è il Genoa che a Marassi ha rimediato una sconfitta davvero pesante che è costata l’esonero a Delneri, sostituito sulla panchina del Grifone da Ballardini. Per trovare la zona salvezza bisogna agganciare il Pescara, sconfitto in casa dal Toro, e il Cagliari che ha riportato a casa un punto prezioso dalla trasferta di Bergamo. Un punto più su ci sono Sampdoria e Bologna. Due scontri diretti nel prossimo turno: Sampdoria-Pescara e Cagliari-Palermo, mentre il Genoa sarà ospite allo Juventus Stadium, ma pare che da quelle parti non siano più in vena di regali.


TOP DI GIORNATA

Pogba (Juventus). Stanno scomodando Rijkard, Vieira, Desailly per paragonare questo ragazzo ai grandi campioni del recente passato, ma la verità è che nessuno di questi nomi a 19 anni era forte come Pogba. Fa sensazione la sua doppietta per la spettacolarità dei gol, ma questo è un mediano vero con una grandissima capacità in fase difensiva (24 palle recuperate contro l’Udinese) e in fase di interdizione; non vedrà poi il gioco come lo vede Pirlo, ma dalla stessa posizione in cui il campione bresciano imbecca le punte lui tira senza remore in porta e fa pure gol.

Guarin (Inter). In una partita in cui non sembrano esistere i reparti di centrocampo esce in modo imperioso. A volte cerca di strafare, ma nell’Inter che soffre per buona parte dell’incontro la pressione dei padroni di casa lui è l’unico, insieme a Palacio, a far respirare la squadra.

Pazzini (Milan). Il Bologna gli porta bene. Con la doppietta di San Siro che porta altri 3 punti al Milan fanno 5 gol segnati fra andata e ritorno su 10 complessivi realizzati dall’attaccante.

FLOP DI GIORNATA

Gilardino (Bologna). Evidentemente non avrà recuperato completamente dai 120’ infrasettimanali di Coppa Italia contro l’Inter, perché contro il Milan non offre una sponda che sia una ai suoi compagni. Dopo un’ora in campo Pioli decide di sostituirlo con Gabbiadini.

De Sanctis (Napoli). Un errore di valutazione talmente clamoroso il suo da consentire a Roncaglia di realizzare un gol con un lancio innocuo effettuato oltre la linea di centrocampo.

Tachtsidis (Roma). Preferirei De Rossi in campo zoppo e già ammonito piuttosto che vedere questo ragazzo greco che sembra capitato in campo per caso. Tanti errori anche in giocate semplici. Come faccia a insidiare il posto a De Rossi è uno dei grandi misteri del calcio.

 

Twitter: @nicolanegro