Sogno di una notte di mezza estate

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Vinci lo scudetto e vai a giocare la Supercoppa in casa di chi il campionato l'ha perso. Però ha vinto la coppa Italia, con non uno ma almeno tre o quattro occhi di riguardo da parte di arbitri e assistenti nelle due partite di semifinale. La vai a giocare in casa di chi comanda in Lega calcio. E, su decisione della stessa Lega calcio, lui si prende pure l'incasso, a titolo di rimborso per un torneo estero che non ha mai disputato.
I media cercano di inventare polemiche inesistenti. Su neoacquisti che (a sentir loro) non funzionerebbero, sui giocatori bicampioni che avrebbero la pancia piena, su giocatori in partenza che non si riesce a far partire, su un calciomercato che non decollerebbe, sugli schemi che ormai non funzionerebbero più, sulle avversarie che si sarebbero (a sentir loro) tutte rinforzate, pur avendo ceduto i giocatori più importanti.
Dopo una preparazione piuttosto dura, arrivi da una tournée americana nella quale non hai vinto una sola partita. I tuoi giocatori più importanti erano arrivati all'ultimo momento, dopo aver giocato un insulso torneo per le Nazionali in Brasile. Quando li hai finalmente tutti a disposizione, ci sono le amichevoli internazionali di Ferragosto, e una dozzina di loro riparte.
Ritornano: finalmente ci si può allenare tutti insieme. No, ci si potrebbe allenare tutti insieme... se solo ti assegnassero un campo decente, ma non è così. Ti arrangi, andando in due o tre posti diversi, e addirittura ti devi far ospitare da una rivale storica. Intanto, gli avversari preparano bene la partita nel campo giusto, preparano il clima, preparano perfino i festeggiamenti: d'altronde, loro giocano in casa.
Si vocifera di inno pronto a scaldare i cuori, e di un'aquila pronta a volare nei cieli olimpici. Intanto, Lotito rilascia un'intervista da vincitore designato, senza fare neanche una citazione in latino, ma autodefinendosi comunque "proiettato nel futuro" rispetto ad Agnelli (sic!).
Poi la partita, la prima partita ufficiale, finalmente: le chiacchiere lasciano il posto al campo.
La telecronaca è su TeleFormello (sorry, mi dicono fosse la Rai). I cronisti vedono evidentemente un'altra partita rispetto a quella che si svolge in campo. L'arbitro risparmia ai laziali almeno 2-3 cartellini gialli (e non solo) e ne attribuisce uno incomprensibile a Barzagli. Uno a zero a fine primo tempo, quattro a zero quando manca più di mezz'ora alla fine. Segnano Pogba (autore anche di un assist), Chiellini, Lichtsteiner (per lui, anche due assist), Tevez. Superiorità schiacciante: non succede più nulla d'interessante.
Sì, un paio di belle parate di Buffon, giusto per guadagnarsi anche lui il gettone di presenza, e per confermare che forse tra lui e il pur bravo Marchetti c'è ancora un po' di differenza. Ma non c'è più partita: oddio, non è che prima...
Da condannare il fatto che ad ogni tocco di palla di Asamoah e Pogba (poi, anche di Ogbonna) ci siano gli ormai abituali fischi. Dato che le multe comminate in passato testimoniano che l'unica tifoseria cattiva e razzista è quella juventina, probabilmente i tifosi laziali sono semplicemente invidiosi della perfetta abbronzatura mostrata dai giocatori bianconeri sopra citati. Commovente anche il finale, con l'arbitro che fischia la fine non solo senza concedere recupero, ma addirittura con alcuni secondi d'anticipo, pur di non assegnare alla Juve un evidente rigore per fallo in area su Vidal.
Poi, la premiazione, alla quale anche stavolta il Napoli non si è presentato. I laziali invece sì, con Petkovic che si complimenta sportivamente con i vincitori, mentre Lotito, avuto conferma da Tare che non ce la fanno più a pareggiare, telefona. I nostri festeggiano, tutti: neoarrivati, confermati e (forse) partenti. E c'è anche l'inno, e lo si sente bello chiaro, nonostante il fatto che i commentatori Rai alzino la voce (per tentare di coprirlo?), ma non è quello che avrebbero voluto i laziali.
A volte si organizza tutto bene, curando i dettagli, facendo attenzione a che tutto vada come deve andare... ma può succedere che in campo le cose vadano diversamente. Può succedere che, nonostante tutto, vinca il migliore. Da almeno un paio d'anni, capita abbastanza spesso: quattro trofei ufficiali negli ultimi quindici mesi.
Non era previsto, lo sappiamo. Scusateci. Comunque, forza, che c'è tutta una stagione da dedicare alla ricerca dell'anti-Juve!