Juventus: una Semestrale da Fair Play

Agnelli e MarottaIl 28 febbraio 2013, il Consiglio di Amministrazione della società Juventus Football Club S.p.A. ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 31 dicembre 2012, relativa al primo semestre dell’esercizio sociale 2012- 2013. I dati di sintesi mostrano un utile di periodo di € 11,3 milioni, un patrimonio netto positivo per € 75,7 milioni e un indebitamento finanziario netto di € 149,6 milioni.
In estrema sintesi la semestrale conferma il trend positivo di netto miglioramento dell’andamento economico, grazie all’aumento dei ricavi, determinato soprattutto dai diritti TV relativi alla partecipazione alla UEFA Champions League..

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Il totale delle attività risulta in aumento dell'11,75%, assestandosi a 478 milioni di euro.
La presenza dello stadio di proprietà rende la struttura del bilancio della Juventus, rispetto a quella di altri club italiani, più vicina agli standard degli altri club europei.
Il peso sul totale dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati” è del 26,4%.
L’attivo corrente comprensivo degli anticipi a fornitori correnti risulta inferiore al passivo corrente, comprensivo degli anticipi da clienti correnti, di € 148,7 milioni, conseguenza, molto probabilmente, degli investimenti realizzati.

Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2012 è positivo per € 75,7 milioni e finanzia il 16% dell’attivo.
La variazione rispetto al patrimonio netto del 30 giugno 2012 è dovuta esclusivamente all’utile semestrale. Essendo positivo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario.

La Posizione Finanziaria Netta.



Se considerassimo il Capitale Investito Netto, pari a € 225,4 milioni, risulterebbe che il Patrimonio netto ne finanzia il 34% e il restante 66% è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.
Secondo il regolamento del Fair Play Finanziario, l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, cui va aggiunto il saldo tra crediti e debiti da calciomercato, non deve essere superiore ai ricavi comprensivi di plusvalenze. Non si dovrebbero conteggiare i debiti contratti per investimenti “virtuosi” come lo stadio.
L’indebitamento finanziario netto, al 31 dicembre 2012, è pari a € 149,6 milioni ed è in aumento rispetto al 30 giugno 2012 di € 21,9 milioni.
Il totale lordo dei debiti finanziari aumenta da € 132,5 milioni del 30/06/2012 a € 155 milioni del 31/12/2012. Si è fatto maggior ricorso al factoring. In particolare, rispetto al 30 giugno 2012, il debito verso l’Istituto per il Credito Sportivo diminuisce da € 56,1 milioni a € 54,1. Trattasi di un debito “virtuoso” e la rata classificata tra i debiti a breve è di € 4,2 milioni.
I debiti verso le banche diminuiscono da € 54,4 milioni a € 47,9 milioni. Trattasi di debiti a breve.
I debiti verso società di Leasing diminuiscono da € 16,2 milioni a € 15,1 milioni. Trattasi di debiti “virtuosi”, perché riguardano il Centro Sportivo di Vinovo, oggetto di un’operazione di leasing, con Unicredit Leasing S.p.A.. I debiti verso le società di factoring aumentano da € 5 milioni a € 37 milioni. Le altre passività finanziarie ammontano a circa 900 mila euro.
Le Disponibilità liquide aumentano da € 700 mila a € 1,3 milioni. Le attività finanziarie non correnti, pari a € 4,1 milioni, rimangono invariate, poiché si riferiscono a liquidità depositata su conto corrente a garanzia del mutuo contratto con l’Istituto per il Credito Sportivo.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per € 60 milioni (€ 52,1 milioni al 30/06/2012).
I Crediti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti sono pari a € 58,4 milioni (€ 40,8 milioni, al 30/06/2012).
I Debiti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a € 118,4 milioni (€ 92,9 milioni, al 30/06/2012).
Presumibilmente alla chiusura dell’esercizio l’indebitamento finanziario netto della Juventus, con l’aggiunta del saldo tra debiti e crediti da calciomercato, sarà inferiore ai ricavi e risulterà conforme al Fair Play Finanziario, essendo anche comprensivo di debiti “virtuosi”.

Il Valore della Rosa.



Al 31 dicembre 2012, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 141,3 milioni e rispetto al 30 giugno 2012 risulta in aumento di € 23,2 milioni.
L’incremento è dipeso dagli investimenti della prima fase della Campagna Trasferimenti 2012/2013 per € 62,2 milioni, da cessioni per un valore contabile netto di € 14,9 milioni e da ammortamenti per € 24,2 milioni.
Considerando sia la prima fase della campagna trasferimenti che la seconda fase di gennaio 2013, risultano effettuati acquisti per € 66,9 milioni e cessioni per un valore contabile residuo di € 15,7 milioni.
Secondo il sito “Transfermarkt” il valore della rosa dei calciatori della Juventus è stimabile in € 158,9 milioni.

Risultati economici consolidati.
I Ricavi semestrali ammontano a € 149,4 milioni, nel primo semestre 2011/12 ammontavano a € 85,4 milioni (€ 213,8 milioni nel 2011/12). La variazioni in aumento è stata di € 64 milioni (+74,9%). Solo i ricavi per proventi radiotelevisivi relativi alla UEFA Champions League hanno comportato un incremento di € 42,8 milioni.
Nel dettaglio, rispetto al primo semestre 2011/12, i Ricavi da gare aumentano da 14 a 19,6 milioni. I Diritti radiotelevisivi e proventi media aumentano da € 35,7 milioni a € 90,5 milioni, registrando un incremento di € 54,8 milioni. Tale voce dovrebbe essere composta per € 42,8 milioni da diritti TV Champions e per € 47,7 milioni diritti TV Serie A. Le semifinaliste della Champions 2011/12 hanno incassato in media circa € 40 milioni.
I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità aumentano da € 23,9 milioni a € 24,5 milioni.
I proventi da gestione diritti calciatori diminuiscono da € 7 milioni a € 6,6 milioni. Tale voce comprende plusvalenze per € 5,8 milioni.
Gli altri ricavi aumentano da € 4,7 milioni a € 8,1 milioni.
I Costi operativi semestrali sono pari a € 101,9 milioni (€ 206,3 milioni, nel 2011/12). La variazione in aumento, rispetto al primo semestre 2011/12, è stata contenuta entro € 10,6 milioni, ossia è stata dell’11,6%, nettamente inferiore all’incremento dei ricavi.
I costi relativi al personale tesserato aumentano da € 61,7 a € 65,6 milioni.
Il costo del personale non tesserato aumenta da € 4,9 milioni a € 5,6 milioni.
Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 71,2 milioni e l’incidenza sui ricavi è del 47,7% abbondantemente in linea col Fair Play Finanziario.
Gli Oneri da gestione diritti calciatori aumentano da € 1,5 milioni a € 3,1 milioni.
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori aumentano da 23,1 a 24,2 milioni.
Il risultato operativo è positivo per € 17,3 milioni e segna un netto miglioramento rispetto al risultato operativo negativo per € 31,8 milioni del primo semestre del 2011/12.
La gestione finanziaria è negativa per € 3,5 milioni. Su di essa pesano oneri finanziari per € 4,7 milioni.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 13,8 milioni, mentre nel primo semestre 2011/12 era negativo per € 33,9 milioni.
Il risultato della semestrale mostra un utile di € 11.275.977, in netto miglioramento rispetto alla prima semestrale del 2011/12 che mostrava una perdita di 34,6 milioni.

Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte del primo semestre si giova dei ricavi da UEFA Champions League, per € 42,8 milioni; pertanto nel secondo semestre è molto probabile che la struttura dei costi mantenga gli stessi livelli, ad eccezione della riduzione degli ammortamenti a causa dei prolungamenti di contratto, ma la struttura dei ricavi registrerà un importo inferiore per i ricavi da Champions League.
Per tale motivo gli amministratori prevedono, prudenzialmente, per l’esercizio 2012/2013, un risultato economico negativo seppur in netto miglioramento rispetto a quello del 2011/12. Nel 2011/12, il risultato prima delle imposte era negativo per 45,9 milioni, tuttavia si può tranquillamente affermare che la Juventus supererà il primo esame del Fair Play Finanziario, perché non bisogna considerare gli ammortamenti dello stadio e Centro Sportivo, le spese per il settore giovanile e per il 2011/12 non bisogna considerare il costo del personale relativo ai calciatori con contratti in essere al 1° giugno 2010, pur eliminando il ripristino del valore della Library Juventus di € 14,5 milioni, effettuato nel 2011/12.
Sul fronte investimenti strutturali, il Progetto Continassa avvicinerà sempre più la Juventus al modello di gestione dei grandi Club Europei. Il Progetto Continassa riguarda la riqualificazione e valorizzazione dell’area adiacente allo Juventus Stadium, denominata “Area Continassa”, che versa in condizioni di abbandono e degrado. Il 24 luglio 2012 Juventus e la Città di Torino hanno sottoscritto un aggiornamento del Protocollo di Intesa, datato 11 giugno 2010. Il 22 dicembre 2012 il Consiglio Comunale ha approvato la Variante al P.R.G..
L’acquisizione del diritto di superficie, per un periodo di 99 anni rinnovabili, relativo a terreni per una superficie di 180.000 metri quadrati e relativa Superficie Lorda di Pavimento per 33.000 metri quadri, da destinare alla realizzazione di attività di natura commerciale, sportiva, culturale e residenziale, comporterà un costo di € 11,7 milioni. Tale importo, rapportato alla Superficie Lorda di Pavimento, comporta un costo di € 365 a metro quadrato e rapportato al diritto di superficie il costo è di € 65 al metro quadrato per terreni, che attualmente, è bene ribadirlo, versano in stato di abbandono e degrado. Per tale progetto la Juventus ha versato già acconti per € 7,5 milioni.
Alcune note a margine: è bene evidenziare che l’operazione riqualificazione Area Continassa comporta dei vantaggi per il Comune di Torino che potrà destinare le risorse che avrebbe dovuto impiegare per la riqualificazione dell’area ad altri progetti; in più si ritroverà in cassa € 11,7 milioni con un problema in meno ed un’area territoriale riqualificata.
E pensare che tale progetto è stato bersaglio di “giudizi morali”, alimentando la facile demagogia populista, che va tanto di moda, da parte di chi, poco fa, dichiarava di avere conseguito un Master a Chicago oltre a delle Lauree, titoli purtroppo mai conseguiti.