Orrori di Stampa: Ma ci faccino il piacere! - Vol.2

Lo scontro diretto al vertice della classifica è arrivato e, puntuali, sono arrivate le polemiche. Una direzione di gara sfortunata dell’arbitro Rocchi ha ridestato i peggiori istinti farsopolari nei nostri “amici” della stampa, che hanno (neanche tanto) rispolverato i tormentoni antijuventini più classici, in un crescendo rossiniano culminato, udite udite, nell’interrogazione parlamentare, un caro vecchio must di nerazzurra memoria. In queste due puntate di Orrori di Stampa analizziamo gli interventi giornalistici più “meritevoli” e faremo una panoramica nel mondo dei social, vero e proprio “pozzo” di orrori dell’era tecnologica. E a chi avesse ancora tanto a cuore i campionati falsati, rispondiamo sempre con la celebre battuta del grande Totò.


Totti Convocati

Il 6 ottobre 2014 va in scena sulle frequenze di Radio24 il "Rocchi Horror Picture Show", battuta più o meno divertente con cui la redazione di "Tutti Convocati" titola la puntata andata in onda il giorno seguente la vittoria della Juve sulla Roma. In realtà il vero orrore dura una quarantina di minuti, nel corso dei quali i conduttori Genta e Pardo portano avanti l'opera di mistificazione della realtà che va in onda a reti unificate ormai da domenica pomeriggio. A fare da contraltare all'andazzo filo-romanista della trasmissione, culminato nell'intervento da puro bar sport di Paolo Liguori, c'è la presenza in studio di un'efficacissimo Cruciani, scatenato anche su twitter nel post partita nel contrastare le solite uscite vittimiste di parte romanista.

Sarebbe impossibile commentare minuto per minuto 40 minuti di trasmissione infarciti di mezze insinuazioni, che vogliono apparentemente calmare gli animi da una prospettiva super partes ma che in realtà tendono sempre a fare passare il concetto che la Roma sia stata penalizzata. La puntata completa la si può comunque ascoltare sul sito di Radio24, e già nella pagina del podcast si può apprezzare "l'imparzialità" con cui viene impostata la trasmissione: "Inevitabile aprire questa puntata sulle note del Rocky horror picture show dopo gli errori/orrori che i romanisti hanno visto ieri sera. Tre rigori discussi, tre espulsioni compresa quella di Garcia e il gol della vittoria di Bonucci con sospetta posizione irregolare di Vidal, segnano il 3-2 che risolve la gara di vertice in favore della Juventus."

Esatto, gli errori/orrori che i romanisti (e solo loro badate bene!) hanno visto. E secondo voi, un ascoltatore che non ha visto la partita, per chi penserà che siano stati dati quei "tre rigori discussi", dopo questa premessa? Senza contare il fatto che il rigore inesistente su Totti è stato tutt'altro che discusso, quando non è addirittura sparito, nei commenti del post partita. Nelle espulsioni si premurano di includere quella di Garcia, senza minimamente accennare a quella di Morata che ha del grottesco. Per concludere con la "sospetta posizione irregolare di Vidal", che a termini di regolamento è incontrovertibilmente regolare invece.

Tutto ciò semplicemente nella descrizione del podcast! Che è comunque coerente col tono di apertura della trasmissione: un messaggio che dice "Ladri d'Italia. Vergogna Juve". Cominciamo bene. Rincariamo la dose: Genta ha la certezza che "Il fallo di mano di Maicon non ci sia perché... perché quello non è fallo di mano quello". Un'argomentazione senz'altro ricca, lineare e inappuntabile, non c'è che dire. Ma anche "a termini di regolamento il gol di Bonucci può diventare regolare". Avete capito bene, può diventare. E per metterci il carico, dopo aver letto con voce stanca quello che dice il regolamento, come a dire che sì, va bene, la regola direbbe che è valido ma è talmente complicata che possiamo anche non applicarla, Genta sentenzia lapidario: "La sensazione è che quel gol fosse irregolare". Perché sappiate bene che si arbitra a sensazione, mica in base a quello che prescrive il regolamento!

E questa è solo l'apertura di una trasmissione durante la quale vengono riproposte a ciclo continuo solo ed esclusivamente le dichiarazioni nel post-partita di Totti, Garcia e Sabatini, giustificate e anche condivise dai due conduttori. Controcorrente va invece Cruciani che, oltre a stigmatizzare il vittimismo di parte giallorossa, sottolinea come le dichiarazioni di Totti siano da deferimento, idea condivisa da Pardo, secondo il quale però non ci sarà alcun provvedimento per motivi diplomatici, visto che, ed è questo il concetto fondamentale che si vuole far passare, "sommando tutti gli episodi chi deve arrabbiarsi è la Roma". Sarebbe inutile ora stare qui ad elencare uno per uno gli episodi, ci viene in soccorso invece Cruciani che. quando Genta ripete il sacro verbo dell'antijuventino, "In dubbio pro-Juve", risponde quello che ognuno di noi vorrebbe dire a questi giornalisti dal cuore ultrà: "Ma non è vero, questa cosa è una leggenda metropolitana".

Il culmine ovviamente lo si raggiunge con l'intervento in diretta di Liguori, che si apre con la proposta geniale di non far disputare alla Roma le trasferte a Torino, dando direttamente la vittoria alla Juve. Proposta liquidata così da Cruciani: "Eccola, la stronzata del pomeriggio, 14:42". Null'altro da aggiungere. C'è anzi da notare che, nonostante non sia stato invitato alcun ospite di parte juventina, il laziale Cruciani risponde alle recriminazioni dell'altra parte, portate da avanti da Liguori e dai due conduttori che lo assecondano,  come meglio non si potrebbe: "Qui si cerca di far passare l'idea che la Juve ha vinto 21 partite in casa grazie agli arbitri". Non soddisfatto Liguori insiste, con un'argomentazione che a confronto la frase sui mangia-banane di Tavecchio è un trattato di filosofia: "Se fai vedere il rigore di Totti a un cinese ti dice 'Ligole, Ligole'". Una roba che non merita commento.

Il resto lo potete ascoltare. Io posso solo ringraziare Cruciani per avermi risparmiato molto lavoro in questa rubrica, chiudendo con una sua frase da Ju29ro: "La Juventus è stata mandata in B da quello che voi chiamate potere". Chapeau.


Fenomenologia del social journalist: Mamma Lupa e Mamma Rai

Premesso che i giornalisti su Twitter hanno tutto il diritto di palesare il loro tifo calcistico:
1) essendo profili pubblici rispondono comunque dei loro commenti faziosi.
2) la loro fede calcistica non dovrebbe poi riflettersi nel loro lavoro.

Per quanto riguarda il primo punto, a dar spettacolo durante Juventus-Roma è Luca Telese. Si scalda così nel prepartita: "#juventusroma malgrado tutto e tutti, a un passo dalla storia. Forza lupi!", giusto per evidenziare la serenità con cui ha seguito il match. Poi si entra nel vivo:"#Juventusroma che cosa si inventano per non dire che il rigore è inventato #sky" Il riferimento è al rigore per fallo di mano di Maicon. E quello non dato su Marchisio? Niente commenti su quello? No evidentemente. Poi arriva il rigore per la Roma: "Giustizia è fatta. #JuveRoma". Ma come, niente disquisizioni se il rigore c'era o meno? Quello di Maicon era inventato e questo invece è "giusto"?  Domanda retorica. D'altra parte cosa ci si potrebbe aspettare da uno che a fine partita commenterà: "E comunque bisogna dare atto alla Juve dei suoi meriti. L'arbitro, infatti, ha giocato benissimo #JuventusRoma #tropposporca" Troppo, troppo sporca. Verrebbe da chiedersi se sarebbe stata sporca anche nel caso avesse vinto la Roma.

Il resto è un campionario di battute poco divertenti, di retweet di commenti grondanti piagnistei e vittimismi con in mezzo l'esaltazione del titolo vergognoso del Corriere dello Sport di lunedì e delle dichiarazioni imbarazzanti di Travaglio. Un tweet però trovo sia particolarmente significativo: "Poi bisognerà scrivere un saggio su come si manipolano i risultati. Fino a capovolgerli #JuveRoma". Credo che prenda in pieno la questione. In un certo senso infatti il risultato è stato capovolto, ma non nel senso che intende Telese. Una vittoria ottenuta con difficoltà sì, ma legittima, in una partita in cui gli episodi lamentati dagli sconfitti sono tutt'altro che semplici da valutare e molto dubbi, mentre quei due-tre episodi chiari sono tutti a sfavore della Juventus (il rigore non dato su Marchisio, l'espulsione assurda di Morata) diventa sui mezzi d'informazione il furto del secolo.

L'affermazione di Pardo che "sommando gli episodi la Roma ha diritto ad essere arrabbiata" o il risultato invertito lamentato da Telese altro non sono che due tentativi di mistificare la realtà, con frasi generiche, senza poi andare a vedere gli episodi nello specifico, oppure omettendo quelli che non fanno comodo. La Juventus ha vinto all'ultimo e con due rigori, tanto basta perché le proteste siano considerate unanimamente sacrosante, non importa che siano fondate o meno. Questo è il rovesciamento vero del risultato legittimo del campo.

Il punto due invece riguarda quanto scrive in un tweet la giornalista del TG1 Valentina Bisti la quale, evidentemente non contenta delle dichiarazioni di Nedved a Tiki Taka su Totti, commenta così: "#nedved non vali neanche uno scarpino di #totti". Il tweet poi verrà cancellato dal profilo a seguito della bagarre di commenti, purtroppo spesso vergognosi, ingiustificatamente volgari e offensivi. Ora, non è tanto l'episodio in sé, come detto, per quanto poco di classe, è pur sempre un'opinione che la giornalista può avere. Se però poi sul sito della Rai compare una gallery sulla "#Rubentus", che elenca solo battute ridicole tratte dai social network contro la Juve, viene da chiedersi quanti altri nella redazione Rai che non riescono a trattenere la propria straripante fede giallorossa pensino che Nedved valga meno di uno scarpino di Totti.

@SimoDiDio