Calciopoli: oggi tocca a Moggi! Agnelli batte Lotito all'Alta Corte del Coni. Pirlo K.O.

News, 3 dicembre 2013.
 
Al processo d'Appello su Calciopoli è il giorno di Luciano Moggi: attesa per l'arringa dell'avvocato Prioreschi e la dichiarazione spontanea dello stesso Moggi. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato, per Andrea Pirlo, una lesione al collaterale del ginocchio destro; tornerà dopo la sosta. L'Alta Corte del Coni conferma l'interpretazione dello Statuto da parte di Agnelli: non toccava al Consiglio di Lega, ma all'Assemblea della Lega stessa, determinare la ripartizione degli incassi di Supercoppa; e rispedisce la palla nel terreno della Lega di serie A. Vidal è stato premiato con la Castagna d'Oro.
 
Processo d'appello su Calciopoli: è il giorno di Moggi - Al Tribunale di Napoli è in calendario per oggi, martedì 3 dicembre, quella che dovrebbe essere davvero la penultima udienza dell'appello del processo penale di Calciopoli (le precedenti  si sono tenute il 24 maggio, il 3 luglio, il 1°, il 15 e il 29 ottobre, il 5, il 19 e il 27 novembre).
E' questa un'udienza cruciale: è infatti prevista l'arringa di Maurilio Prioreschi, avvocato difensore di Luciano Moggi. C'è anche molta attesa per una dichiarazione spontanea dello stesso Moggi.
Si tornerà poi in aula il 10 dicembre con l'arringa dell'avvocato Trofino e le repliche del PG; e poi i giudici dovrebbero entrare in camera di consiglio per la sentenza.
Sul nostro blog sarà possibile seguire l'udienza in diretta dall'aula.
 
Pirlo crac: è lesione al collaterale del ginocchio - Nel pomeriggio di ieri Andrea Pirlo, uscito nel primo tempo della partita contro l’Udinese, è stato sottoposto ad esami diagnostici presso la Clinica Fornaca di Sessant di Torino. "Tali accertamenti - informa il sito ufficiale - hanno evidenziato che l'atleta ha riportato una lesione di 2° grado al legamento collaterale mediale del ginocchio destro".
Questo significa che Conte riavrà il centrocampista bresciano solo dopo la sosta: contro Bologna, Galtasaray, Sassuolo e Cagliari dovrà trovare altre soluzioni.
 
Incasso della Supercoppa: l'Alta Corte del Coni dà ragione alle Juve - L’Alta Corte di Giustizia Sportiva ha annullato, per la parte che interessa la ripartizione dell'incasso di Supercoppa, la delibera del Consiglio di LNP di Serie A del 27 giugno 2013.
La decisione di dividere in parti disuguali i circa 2,4 milioni di euro, corrispondenti al ricavato della gara disputata lo scorso 18 agosto allo Stadio Olimpico di Roma, assegnando alla Lazio di default 1,8 milioni di euro, quale presunto risarcimento di un ancor più presunto diritto a incassare quella cifra giocando a Pechino (il che aveva lasciato ai bianconeri solo 600.000 euro), era stata però presa dal Consiglio federale, in cui Lotito era presente e Agnelli no. E il numero uno bianconero aveva contestato proprio che a deliberare fosse stato il Consiglio, e non l'intera Assemblea, cui sarebbe invece spettato, mentre "la disposizione dell'art. 30 dello Statuto attribuisce al Consiglio di Lega le sole funzioni organizzative delle gare di Supercoppa di Lega e a tal fine riserva al Consiglio di Lega la facoltà di proporre la ripartizione. Ogni altra interpretazione si porrebbe in contrasto con le disposizioni degli articoli 9 e 10" dello Statuto stesso".
E di questo parere è stata anche l'Alta Corte del Coni che ha rispedito la palla alla Lega. Affermano le motivazioni: "A riguardo della competenza del Consiglio di Lega, non può valere a legittimare l’intervento del Consiglio di Lega (delibera 27 giugno 2013 per la parte della ripartizione degli incassi di Supercoppa 2013) la disposizione dell’art. 30, comma 1, Statuto-Regolamento L.N.P. A, secondo cui gli incassi per le gare di Coppa Italia e Supercoppa “sono ripartiti secondo le modalità stabilite dallo stesso Consiglio”. Infatti, è evidente il carattere di delibera autonoma e completamente determinativa della ripartizione degli incassi di Supercoppa da parte del Consiglio, tale, per l’ampiezza di criteri e completezza di sistema di ripartizione, da non poter essere considerata rientrante nella mera fissazione di “modalità”, da intendersi in senso meramente esecutivo di una ripartizione già determinata nelle linee essenziali o nei criteri, tenuto conto della concomitante competenza assembleare. Infatti, l’anzidetta disposizione - inserita, si noti, nel Titolo 'Disposizioni organizzative per le gare di Coppa Italia, Supercoppa di Lega' -, deve intendersi come abilitativa di sole procedure operative di calcolo, di liquidazione e di erogazione e non attributiva di competenza nella determinazione dei criteri della ripartizione degli incassi e/o delle entità, anche a mezzo di percentuali di diretta e concreta suddivisione, della stessa ripartizione, riservata ALL'ASSEMBLEA DI LEGA. Per contro, il Consiglio di Lega ha, in materia, una competenza limitata, in quanto, quale organo principalmente esecutivo, semplicemente “propone la ripartizione degli incassi relativi alle gare di Supercoppa di Lega” (art. 10, comma 12, lett. x, Statuto-Regolamento della L.N.P. A). Spetta, invece, in modo inequivocabile, all’Assemblea di Lega (quale organo rappresentativo della totalità delle società affiliate, con effetti vincolanti delle delibere anche nei confronti delle società assenti o dissenzienti: art. 8, comma 2, Statuto-Regolamento L.N.P. A) “la ripartizione delle risorse tra i soggetti partecipanti alle competizioni della Lega Serie A” (art. 9, comma 4, lett. p, Statuto-Regolamento L.N.P. A). Inoltre, vi è una correlata conferma di esigenza di deliberazione assembleare sulle proposte del Consiglio (lett. ee del citato comma 4, art. 9), tenuto conto che anche la Supercoppa della Lega di Serie A è una competizione della stessa Lega".
 
Vidal premiato con la Castagna d'Oro - Arturo Vidal è stato premiato ieri dallo Juventus Club Mottarone con la Castagna d'Oro, nel corso di una manifestazione ormai giunta alla 29sima edizione. Con Vidal erano presenti anche Andrea Barzagli e Beppe Marotta.
Quest'ultimo, intervistato in merito alle condizioni di Andrea Pirlo (che aveva ricevuto la Castagna d'Oro nella scorsa edizione), ha spiegato: “Quello di Pirlo è un infortunio non gravissimo, ma fastidioso. È un infortunio sicuramente inaspettato, quindi oggi non ci pronunciamo oltre. Diciamo che da domani inizieranno le terapie riabilitative per cercare di riportarlo più in fretta possibile in gruppo. Però, dire quanti giorni ci vorranno è un’impresa difficile. Per ora noi non possiamo far altro che augurargli una pronta guarigione".
Sulla vittoria contro l'Udinese ha commentato: “E' stato un grande successo ottenuto con grinta e forza di volontà dell’intero gruppo e del nostro allenatore. Sapevamo che avremmo pagato l’affaticamento e la preparazione in ritardo dovuti agli impegni estivi della Confederation Cup, ma eravamo anche coscienti del fatto che non appena saremmo rientrati in forma avremmo rivisto la vera Juve, e l’esempio migliore di ciò è Fernando Llorente che ha potuto mostrare le sue qualità“.
Sul ricorso presentato dal club bianconero in merito alla ripartizione dell'incasso della Supercoppa ha spiegato: "Per il ricorso sulla Supercoppa siamo contenti ed eravamo sicuri di spuntarla sapendo che solo l’Assemblea di Lega è sovrana e non il Consiglio. L’opinione è che è stato un autogol del Consiglio di Lega, che ha una possibilità propositiva, ma non quella  di deliberare, perché qualsiasi tipo di delibera spetta all’Assemblea. Noi abbiamo fatto ricorso affermando questa tesi, i nostri avvocati sono stati molto bravi e abbiamo avuto il riscontro da parte dei giudici. Il tutto tornerà all’Assemblea di Lega, che valuterà la cosa".
Infine un commento sulle polemiche che sono state artificiosamente create sul tifo della baby bolgia allo Juventus Stadium: "Sono state  polemiche sicuramente stucchevoli. Io credo che questa sia stata un’iniziativa straordinaria e pienamente riuscita.  Di questo dobbiamo dare atto alle istituzioni sportive e a quelle non sportive, mi riferisco alla Questura, al mondo scolastico, al comune di Torino. Tutti insieme, hanno fatto sì che questa serata potesse avere un risvolto molto positivo. Il calcio non è solo un fenomeno sportivo, è un fenomeno sociale. Quindi, noi abbiamo voluto riempire lo stadio perché, diceva un sociologo, 'il calcio senza spettatori è pari allo zero', era impossibile vedere delle tribune vuote. Abbiamo fatto questa iniziativa, abbiamo voluto riempire gli spalti di bambini e qualcuno ha preso lo spunto per far sì che si potesse innescare anche qui un fenomeno di polemica, fuori luogo".

 


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