Calciopoli: Racalbuto e Meani, una nuova telefonata alla ribalta.

News, 16 dicembre 2013.
 
Juventus-Sassuolo: il tabellino. Juventus-Sassuolo: le statistiche. Calciopoli: alla ribalta una nuova telefonata tra Racalbuto e Meani. Conte: C'è delusione per l'eliminazione, però abbiamo fatto tesoro di non rimetterci in tale situazione negli anni a venire.
 
Juventus-Sassuolo 4-0: Il tabellino - Poker!
Juventus: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal (75' Padoin), Asamoah, Pogba, Peluso (56' De Ceglie); Llorente, Tevez (70' Quagliarella). A disposizione: Storari, Rubinho, Caceres, Motta, Ogbonna, Lichtsteiner, Giovinco. Allenatore: Conte.
Sassuolo: Pegolo; Antei, Bianco, Marzorati; Gazzola, Magnanelli (71' Chibsah), Longhi; Marrone, Kurtic (51' Zaza); Missiroli, Floro Flores (75' Masucci). A disposizione: Pomini, Pucino, Rossini, Farias, Schelotto, Laribi, Ziegler, Alexe, Valeri. Allenatore: Di Francesco
Arbitro: Bergonzi; assistenti: Crispo e Tasso; quarto uomo: Iannello; arbitri addizionali: Valeri e Pinzani.
Marcatori: 15' Tévez, 28' Peluso, 45' Tévez, 68' Tévez
Espulso: nessuno
Ammoniti: Magnanelli (S), Peluso (J)
 
Le statistiche del match - Supremazia totale dei bianconeri.
Possesso palla: 62% Juventus, 38% Sassuolo.
Angoli 5 a 2 per la Juve; i bianconeri hanno tirato in porta 18 volte, 8 delle quali nello specchio; 8 i tiri del Sassuolo, solo 2 nello specchio.
Palle giocate: 701 per la Juventus, 460 per il Sassuolo.
Percentuale passaggi riusciti: 77,3% per la Juventus, 64,6% per il Sassuolo.
Indice di protezione area: 46,3% per la Juve, 37,7% per il Sassuolo.
Indice di attacco alla porta: 62,3% Juventus, 53,7% Sassuolo.
Pericolosità: 99% Juventus, 30,6% Sassuolo.
A livello individuale è Pogba (19) a guidare la classifica delle palle recuperate, seguito da Chiellini (16).
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è presidiata dai bianconeri: guida Chiellini (77), poi Barzagli (68), Bonucci (62) e Pogba (61).
 
Calciopoli: alla ribalta una nuova intercettazione - Domattina a Napoli si terrà l'ultima udienza del processo d'Appello su Calciopoli con l'arringa difensiva dell'avvocato Trofino, seguìta dalla sentenza. Ma alla ribalta dell'udienza salirà anche una nuova interessante telefonata: protagonisti Leonardo Meani (addetto agli arbitri del Milan, al comando dell'esercito degli sbandieratori) e Salvatore Racalbuto (arbitro condannato a un anno e 8 mesi in primo grado). Sul capo di quest'ultimo grava Roma-Juventus del 5 marzo 2005. "La terna arbitrale (Racalbuto, Pisacreta e Ivaldi), nonché il quarto ufficiale di gara (Gabriele Marco) tutte persone che si adoperavano per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra di Moggi e Giraudo", si scrive nell'atto di chiusura indagini; nella richiesta di rinvio a giudizio Ivaldi e Pisacreta non compariranno più, perché la loro posizione è stata archiviata dagli stessi pm, mentre Gabriele ha scelto il rito abbreviato ed è stato assolto. Di De Santis erano già note altre telefonate, col designatore Bergamo e col collega De Santis, che peraltro non andavano nella direzione prospettata dall'accusa (ricordiamo che in ogni caso Racalbuto per quella direzione negativa fu fermato per otto turni, in contrapposizione alle teoria che vorrebbe premiati gli arbitri che avessero favorito la Juve). Ora c'è un'altra intercettazione, ripescata sempre dall'efficientissimo Nicola Penta, risalente a qualche giorno dopo quella famigerata Roma Juventus, appunto tra Racalbuto e Meani, e che farebbe traballare, quando non proprio crollare, molte teorie accusatorie e più di un punto della sentenza di primo grado.
 
Conte: Siamo delusi, ma abbiamo voltato pagina - Prima che lo dicesse Conte nel dopopartita Sky, lo avevano già detto sul campo i suoi ragazzi. E lui ha ribadito il concetto daventi ai microfoni, per chi non avesse inteso: "Non c'era bisogno di mandare messaggi post-Champions. Questi ragazzi stanno facendo cose straordinarie quest'anno, penso che ci sia poco da mandar loro messaggi. C'è delusione da parte di tutti per l'eliminazione, questo ci deve dar forza e rabbia agonistica perché siamo usciti immeritatamente... Il campionato è una corsa lunghissima, stancante, per cui c'è da metterci sempre voglia, intensità e organizzazione come se fosse l'ultima gara. Ci sono tante grandi squadre, Napoli, Roma, Fiorentina e Milan che si sta riprendendo. Speriamo far meglio. I ragazzi stanno facendo passi da gigante, siamo al terzo anno e siam sempre lì... Abbiamo voltato pagina. Dico sempre ai ragazzi, che nel bene o nel male il passato va lasciato alle spalle. La delusione per l'eliminazione in Champions è avvenuta senza giocare di fatto, però abbiamo fatto tesoro di non rimetterci in tale situazione negli anni a venire".
Quegli anni a venire in cui tutti vorrebbero Conte lontano da Torino. Ma lui non sembra pensarla proprio così...

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