Conte: Il campo ha parlato! De Sanctis: Colpa del Sistema!

News, 6 gennaio 2014.
 
Juventus-Roma: il tabellino. Juventus-Roma: le statistiche. Conte (JTV): E' il campo che deve parlare, e a noi interessa solo questo. Conte (conferenza stampa): Io e il mio staff avevamo preparato bene la partita. Buffon: Le parole di Totti sono l'alibi di chi non vince. De Sanctis insiste: La Juve ha il suo stadio, è tutto frutto del Sistema è non è che chi contesta il pensiero Juve dice qualcosa che è da bar.  Trezeguet, festeggiato allo Juventus Stadium, si commuove. Allo stadio c'era anche Moggi, salutato calorosamente dai tifosi
 
Juventus-Roma 3-0: Il tabellino - A Roma fa freddo: -8!
Juventus: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (78' Marchisio), Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez (60' Vucinic), Llorente (81' Quagliarella). A disp.: Storari, Rubinho, Ogbonna, Peluso, De Ceglie, Caceres, Isla, Padoin, Quagliarella, Giovinco. All. Conte.
Roma: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò (55' Torosidis); Pjanic (55' Destro), De Rossi, Strootman; Ljajic, Totti (72' Florenzi), Gervinho. A disp.: Skorupski, Lobont, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Bradley, Marquinho, Taddei, Ricci, Borriello, Caprari. All. Garcia.
Reti: 17' Vidal, 48' Bonucci, 77' rig. Vucinic
Arbitro: Rizzoli. Assistenti: Stefani e Faverani. IV uomo: Manganelli. Assistenti di porta: Mazzoleni e De Marco.
Espulsi: al 74' De Rossi (R) per gioco pericoloso e Castan (R) al 76' per fallo di mano volontario.
Ammoniti: Tevez (J) Chiellini (J), Gervinho (R), Ljajic (R).
 
Le statistiche del match - Quando il possesso palla è sterile.
Possesso palla: 41% Juventus, 59% Roma.
Angoli 5 a 3 per la Juve; i bianconeri hanno tirato in porta 14 volte, 5 delle quali nello specchio; 9 i tiri della Roma, 5 nello specchio.
Palle giocate: 477 per la Juventus, 651 per la Roma.
Percentuale passaggi riusciti: 70,2% per la Juventus, 77,6% per la Roma.
Indice di protezione area: 53,7% per la Juve, 47,5% per la Roma.
Indice di attacco alla porta: 52,5% Juventus, 46,3% Roma.
Pericolosità: 62,8% Juventus, 34,4% Roma.
A livello individuale è Chiellini (21) a guidare la classifica delle palle recuperate.
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è presidiata invece dai giallorossi: guidano De Rossi e Strootman (67), poi Maicon (59) e Pirlo (55).
 
Conte (JTV): Il campo ha parlato! - L'aveva detto il mister che sarebbe stato il campo a parlare, al di là delle chiacchiere da bar, e il campo ha parlato, anzi ha gridato. Così Conte a JTV: "E' il campo che deve sempre parlare, io l'ho detto anche ieri. Dico che questa Juve è da due anni e mezzo che fa parlare il campo in maniera importante, a volte anche in maniera clamorosa. Ai ragazzi, a me, alla Juventus, non deve interessare niente, se non il campo. Noi dobbiamo lavorare affinché il campo parli sempre a nostra favore".
Due parole sul 'ritorno' di David Trezeguet: "Giovedì è venuto a trovarci a Vinovo David, si è salutato con Carlos. E a Carlos ho detto: 'Hai visto? Mi ero già premunito se non tornavi. Avevo già chiamato l'attaccante per la partita'. A parte questo David è un calciatore straordinario, ho avuto la fortuna e il piacere di averlo come compagno. E' un bravissimo ragazzo, è rimasto molto legato all'ambiente juventino. Era emozionato, stasera, a testimonianza dell'affetto suo nei confronti di questi colori, della società, cui ha dato tantissimo e da cui ha ricevuto anche tanto".
 
Conte in conferenza stampa: Avevamo preparato bene la partita - Come aveva già detto nell'immediato dopopartita (con una punta polemica ("Diciamo che un allenatore italiano è stato bravo a preparare la partita") ha ribadito in conferenza stampa: "Siamo stati bravi a lavorare  e a smaltire i carichi di lavoro. Però questo è un gruppo di ragazzi che lavora con me per il terzo anno, quindi da questo punto di vista sono anche abituati. Però sono contento perché abbiamo vinto una partita con una diretta concorrente per lo Scudetto e abbiamo lavorato molto bene questa settimana. Gli otto punti rappresentano sicuramente un bel vantaggio, è inutile dirlo, ma devono rappresentare un bel vantaggio e non un'illusione, perché se questi otto punti ci devono fare illudere di un qualcosa che ancora non abbiamo, farci perdere concentrazione, cattiveria agonistica, voglia di allenarci, dedizione, voglia di metterci a disposizione della squadra, allora dico che questi otto punti ci faranno male. Come noi nel giro di un mese e mezzo abbiamo recuperato 13 punti alla Roma e abbiamo allungato anche sul Napoli, lo possono fare benissimo anche le altre con noi. Ogni partita viene sempre studiata in lungo e in largo, in tutti i dettagli e quindi non è vero che abbiamo sempre fatto la partita. E' capitato anche con il Napoli di aver assunto un atteggiamento diverso rispetto al solito. Anche quando abbiamo giocato col Madrid. Non è vero che c'è un unico atteggiamento, noi studiamo le partite, le squadre, a tavolino, per cercare poi durante la partita di limitare i pregi delle squadre avversarie e di esaltare i difetti. Ma questo è il compito dell'allenatore che lo fa. Però in pochi se ne accorgono. Io e il mio staff, che non ringrazio mai, ma lo faccio sempre alla fine, a cosa avvenuta, che è più bello, studiamo e analizziamo tutto quello che concerne la partita dell'avversario. Noi siamo pagati per questo, per mettere i calciatori nelle condizioni migliori, di subire il meno possibile gli aspetti positivi della squadra e di esaltare i difetti, anche nei calci da fermo prepariamo tutto, sia nella fase di possesso che nella fase di non possesso. Questo deve fare un allenatore, questo è il mio ruolo, un allenatore non dà solo la formazione, è un discorso più ampio. Poi ci sono allenatori più bravi e meno bravi, più capaci e meno capaci, più pagati e meno pagati".
 
Buffon: Le parole di Totti sono l'alibi di chi non vince - Gigi Buffon, ai microfoni SKy, messo davanti agli impressionanti numeri di questa Juve, non appare stupito: "Son numeri presi con pieno merito ce li siamo guadagnati, e dalle sconfitte, da ragazzi intelligenti abbiamo imparato dalle sconfitte. Come con l'Inter l'anno scorso, anche con la Fiorentina quest'anno abbiamo fatto tesoro di quell'episodio". Le frasi di Totti? "Sono chiacchiere. Sono scusanti e alibi, frasi come quelle di Francesco le hanno dette in tanti. Sono gli alibi di chi non vince".
 
De Sanctis: E' colpa del sistema, altro che discorsi da bar - A Morgan De Sanctis, che nei giorni scorsi si era sbilanciato su un fantomatico sistema che favorisce sempre e comunque la Juve, le tre (metaforiche) sberle non hanno fatto cambiare idea. Infatti, dopo una breve disamina della gara ("Nel primo tempo la Roma ha disputato un'ottima partita, peccato che nell'unica vera situazione pericolosa abbiamo subito goal. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto un pochettino più di confusione, soprattutto non siamo rimasti lucidi nelle situazioni di palla inattiva. Questo ha determinato, assieme alle due espulsioni, un risultato che nelle proporzioni è eccessivamente esagerato"), ai microfoni Sky, ha ribadito: "La Juve più di noi ha solo gli otto punti, per quello che ha determinato questa differenza di punteggio io ribadisco quello che ho detto in settimana, senza incentrare sulla parte negativa di quel che vuol dire per la Juve in Italia essere ancora più forte di quello che poi è; riconosciamo tutti che hanno grandissimi giocatori e un grande allenatore, però è proprio il sistema italiano che la rende assolutamente più forte. La Roma nel primo tempo ha dimostrato di potersi giocare la partita. Quando vieni qui e ti giochi la partita perché  hai delle qualità (come succede in Europa), sostanzialmente puoi anche perdere ma nella partita ci sei e ti può succedere di fare risultato. La Juve sono tre anni che gioca in uno stadio tutto nuovo, è un grandissimo vantaggio che probabilmente conserverà per i prossimi 6-7 anni rispetto a tutte le altre società italiane. Questo è frutto del Sistema e anche della bravura di una Società come la Juve. E il Sistema è quello in cui ci muoviamo, noi e voi addetti ai lavori, un po' di sudditanza da parte di tutti. E io non farei neanche un certo tipo di discorsi dove, se qualcuno dice qualcosa che va a contestare il pensiero Juve, dice qualcosa che è da bar o dice qualcosa che non è corretto, quello no! Ognuno deve stare nei propri discorsi con legittimità perché se potesse parlare solo chi vince non parlerebbe nessuno in questo Sistema".
 
La commozione di Trezeguet - E' stato il giorno del ritorno di David Trezeguet allo stadio per una partita della 'sua' Juve.
E  per Trezeguet è stata davvero una serata emozionante: "Sono contento, sono tornato come avevo promesso tempo fa, di venire a salutare i tifosi in questo stadio che non conoscevo e fa venire i brividi. E' una cosa unica. Quando sono andato via avevo lasciato una squadra con idee interessanti e oggi la Juve è cambiata molto a livello positivo e penso che stia diventando o possa diventare con il tempo una delle squadre più importanti al mondo. E' quello che hanno come obiettivo ed è la cosa più importante. Come mi sarei trovato in questa Juve? Considerando quello che sta facendo la Juve, che vuole vincere sempre e gioca sempre all'attacco, per un attaccante è sempre molto più semplice. La Juve ha dei giocatori che fanno la differenza e io penso che giocare in questa squadra, in questo stadio, sarebbe stata una bella storia. Tevez-Llorente come Del Piero-Trezeguet? Sono due grandissimi giocatori che stanno facendo molto bene alla Juve. La Juve ne ha bisogno. Hanno dimostrato a livello mondiale di essere all'altezza di questa società e mi auguro che possano continuare a dimostrare il loro livello".
Alla clip con i suoi gol  David si commuove: "Ho voglia di piangere, sinceramente quello che ha fatto la Juve per me non lo potrò mai dimenticare. E grazie anche a voi che mi avete seguito dieci anni, grazie a tutti, per tutto. E' qualcosa di unico quello che mi è successo alla Juve, sarà impossibile da dimenticare".
 
E c'era anche Luciano Moggi - C'era anche Luciano Moggi a seguire la partitissima. Un evento che ha rallegrato tutti i tifosi bianconeri che non hanno mai dimenticato quanto da lui fatto, prima e dopo il 2006, per la Juventus. Per lui applausi e richieste di firmare autografi e posare per foto ricordo.
Perché personaggi, anzi grandi persone, come David Trezeguet e Luciano Moggi, non hanno mai abbandonato il cuore dei tifosi bianconeri.


 


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