Vieira: Pogba è più forte di me.

News, 5 marzo 2014.
 
Identificati e denunciati tre tifosi responsabili di uno striscione anti-Superga. Allenamento per pochi a Vinovo. Vieira: Pogba è più forte di me. Malagò: La norma sulla discriminazione territoriale deve cambiare.
 
Vieira: Pogba è più forte di me - Pogba non si ferma mai e adesso è atteso dall'amichevole tra Olanda e Francia ("Pogba, anche se è giovane, per il fatto che ha partecipato al Mondiale Under 20 ha giocato molto - ha osservato Didier Deschamps  - allungando così la propria stagione e avendo poche vacanze. Anche la Juventus ora gioca tante partite, è impegnata in Europa League, lui è sempre in campo, è una stagione impegnativa"). Il giovane francese viene spesso paragonato a Patrick Vieira, anche lui passato per la Juve, ma è lo stesso Vieira a fare i distinguo, a favore del più giovane connazionale: "Rispetto a me - dice - Pogba è più offensivo, mentre io ero più difensivo nello spirito. Lui va più avanti e segna maggiormente. E' meglio anche tecnicamente, sicuramente più dotato di me. E' un giocatore capace di segnare da 10 a 15 reti ogni anno. In un centrocampo a tre, penso sia più facilitato nel suo modo di giocare".
 
Striscione anti-Superga: identificati e denunciati tre tifosi - Sono stati identificati e denunciati tre tifosi bianconeri,  un trentasettenne del Pavese, un ventiquattrenne di Forli e un diciannovenne di Varese, per il caso degli striscioni inneggianti alla tragedia di Superga esposti allo Juventus Stadium in occasione dell'ultimo derby con il Torino di domenica 23 febbraio. La Digos, nel corso delle perquisizioni, ha recuperato lo striscione "Solo uno schianto", corredato dal disegno di un aeroplano che si abbatte contro una roccia di colore granata, una fotografia dello stesso striscione sul telefono cellulare di uno dei tre tifosi e il negativo dello striscione appoggiato su un telo a terra ad asciugare.
Nei confronti dei tre è stato immediatamente disposto un Daspo di due anni. Inoltre è stato contestata loro, a titolo di illecito amministrativo, la violazione del regolamento d'uso dello Juventus Stadium. E' stata poi notificata una denuncia per la violazione della legge 41/2007, il divieto di introduzione o esposizione di striscioni e cartelli che incitino alla violenza o che contengano ingiurie o minacce; pena prevista: da tre mesi a un anno.
 
Allenamento per pochi a Vinovo - Erano una dozzina gli assenti ieri in casa Juve: mancavano tutta la difesa e il centrocampo titolari. Agli ordini di Conte hanno lavorato, al netto degli infortunati Pepe e Vucinic: Storari, Rubinho, Peluso, Ogbonna, Padoin, Giovinco, Quagliarella e le due stelle Tevez e Llorente (il primo incredibilmente messo da parte dal ct Sabella, il secondo che Del Bosque dice di aver presente anche se l'affollamento in casa Spagna è grande).
Gli altri sono con le loro rappresentative nazionali: Buffon, Barzagli, Bonucci, Pirlo, Marchisio, Osvaldo e il convalescente Chiellini con Prandelli. Pogba con la Francia, Vidal e Isla con il Cile, Lichtsteiner con la Svizzera, Asamoah col Ghana.
Poi c'è il caso di Caceres, che ha risposto alla chiamata del ct uruguagio, ma che è stato messo a riposo per il taglio e i conseguenti punti di sutura riportati nello scontro con Poli durante Milan-Juve.
L'allenamento si è svolto di pomeriggio, dalle 15 alle 18, ed ha avuto contenuti prevalentemente atletici.
 
La norma sulla discriminazione cambierà - "La norma non mi piace, non mi è mai piaciuta". Giovanni Malagò si riferisce ai cori discriminazione territoriale. E non era piaciuta nemmeno all'Alta Corte del Coni che, pur bocciando il ricorso della Roma, ha inviato un fascicolo alla Giunta Coni, con la raccomandazione di rivedere queste norme in base alla loro "congruità e applicabilità".
"Non si può creare una discriminazione nella discriminazione - ha detto Malagò a margine proprio della Giunta Coni - Non si possono punire i cori contro Napoli, che è giusto punire, e non quelli contro altre città, altre tifoserie. E' un fatto di buon senso e non riesco a capire come non ci si renda conto di ciò. La Figc ci ha garantito che a fine stagione metterà mano a queste regole".  
E Abete, in partenza per Madrid, conferma: "A fine campionato faremo una riflessione".


 


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