Conte: La Roma e Garcia alimentano la cultura del sospetto!

News, 29 aprile 2014.
 
Sassuolo-Juventus: il tabellino. Sassuolo-Juventus: le statistiche. Conte: La Roma e Garcia alimentano la cultura del sospetto parlando di aiutini e squadre che non si impegnano.  In Lega ennesimo rinvio sulla questione della ripartizione dell'incasso della Supercoppa 2013 tra Juve e Lazio.
 
Sassuolo-Juventus 1-3: il tabellino - Un altro passo decisivo verso il titolo.
Sassuolo: Pegolo; Gazzola, Antei, Cannavaro, Longhi; Chibsah (77’ Brighi), Magnanelli, Ziegler (65’ Floccari); Sansone (83’ Masucci), Zaza, Floro Flores. A disposizione: Pomini, Polito, Ariaudo, Mendes, Terranova, Pucino, Rosi, Marrone, Brighi, Farias. Allenatore: Di Francesco
Juventus: Buffon; Barzagli, Ogbonna (74’ Bonucci), Chiellini; Isla (63’ Lichtsteiner), Pogba, Pirlo (80’ Vidal), Marchisio, Asamoah; Tevez, Llorente. A disposizione: Storari, Caceres, Peluso, Padoin, Pepe, Giovinco, Osvaldo, Vucinic, Quagliarella. Allenatore: Conte.
Arbitro: Damato; assistenti: Posado e Vuoto; quarto uomo: Padovan; arbitri addizionali: Calvarese, Ciampi.
Marcatori: 9’ Zaza (S); 35’ Tevez (J), 58’ Marchisio (J), 76’ Llorente (J).
Ammoniti: Ogbonna (J); Zaza (S).
 
Le statistiche del match - I numeri giustificano il successo bianconero.
Possesso palla:  Juventus 60%, Sassuolo 40%.
Angoli: 8 a 3 per la Juventus; i bianconeri hanno tirato in porta 14 volte, sei nello specchio; 11 i tiri del Sassuolo, quattro dei quali  nello specchio.
Palle giocate: 686 per la Juventus, 432 per il Sassuolo.
Percentuale passaggi riusciti: 73,4% per la Juve, 56,1% per il Sassuolo.
Indice di protezione area: 61,9 % per la Juve, 46,1% % per il Sassuolo.
Indice di attacco alla porta:53,9% Juventus, 38,1% Sassuolo.
Pericolosità: 76,7% Juventus, 42,4% Sassuolo.
A livello individuale è Chiellini (27) a guidare la classifica delle palle recuperate.
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è stradominata dai bianconeri: guida Pirlo (71), seguito da Chiellini (70), da Barzagli (61) e da Ogbonna (51).
 
Conte: A Roma alimentano cultura del sospetto - Ha manifestato in campo tutta la sua gioia per uno scudetto che sente ormai vicinissimo, ma ai microfoni delle emittenti e in conferenza stampa cerca di frenare: "Festa Scudetto? Ancora no - ha detto a Sky - Dovremo essere bravi a chiudere il discorso nella prossima partita. Non voglio mettere le mani. Abbiamo comunque fatto un ottimo passo avanti, ma c' è ancora una possibilità per chi insegue".
E non manca di togliersi qualche sassolino dalle scarpe: "Se riusciremo a vincere l'Europa League si dirà che è una coppetta, se verremo eliminati diranno che non siamo pronti per la vittoria in Europa - sbotta a Sky - Allora siamo costretti a vincere perché altrimenti si dirà che solo gli altri hanno fatto cose stratosferiche. Gli elogi sono solo per gli altri, non vinciamo e veniamo sminuiti. Va bene così. Sento dire che la Roma sta facendo qualcosa di stratosferico, ma a questo punto non trovo aggettivi per quello che stiamo facendo noi che siamo a +8. Chi dovrebbe preoccuparsi è chi sta dietro. Devono stare attenti a quello che dicono, io credo che con le loro dichiarazioni la Roma e Garcia abbiano fatto fare un passo indietro, perché alimentano la cultura del sospetto parlando di aiutini e squadre che non si impegnano. Non vedo passi avanti culturali…"
Ma poi il mister guarda avanti, verso il traguardo del 32° scudetto, il terzo consecutivo ("obiettivo importante per noi - lo definisce in conferenza stampa - uno storico traguardo da dedicare sicuramente al nostro presidente Andrea, che in giovanissima età farebbe qualcosa che non è riuscita neanche a suo papà e a suo zio. Sarebbe veramente qualcosa di fantastico e di straordinario").
Ma fa anche l'occhiolino all'Europa League: "C'è la possibilità di accedere alla finale di Europa League e sarebbe veramente bellissimo - spiega in conferenza stampa - Non è facile perchè questa è una squadra che ha giocato tanto. E' inevitabile che ci sarà anche un po' di stanchezza psico-fisica. Però dico anche che l'impegno è talmente entusiasmante, talmente bello, un impegno probante (per tanti sarebbe anche la prima volta se accedessimo alla fine in Europa) che penso che la stanchezza possa passare. E dovesse rimanere qualche scoria di stanchezza, dico che lo Juventus Stadium dovrà diventare determinante in assoluto. Sono convinto che giovedì giocheremo in dodici perché avremo tutto lo Stadio che ci spingerà oltre l'ostacolo. Ne sono sicuro. Questa squadra che ha un percorso europeo molto giovane, perchè non dimentichiamo che questo è il secondo che partecipiamo in Europa, l'anno scorso siamo usciti in Champions con il Bayern Monaco. Quest'anno abbiamo fatto un girone non alla nostra altezza, siamo stati sfortunati non giocando una partita. Adesso c'è la possibilità di accedere alla finale nel nostro stadio. E' una grandissima opportunità, ma sappiamo che è molto molto difficile, perché il Benfica è molto forte, ha già vinto il campionato, è in finale di Coppa del Portogallo, è in finale di Coppa di Lega, ha dimostrato all'andata di avere dei giocatori di grandissima qualità, però abbiamo voglia di sognare. E io so che quando i miei giocatori hanno voglia di sognare possono compiere qualsiasi impresa".
 
Ennesimo rinvio per l'incasso della Supercoppa - Al termine dell'Assemblea Ordinaria di Lega svoltasi ieri il Presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, ha spiegato ai microfoni dei giornalisti presenti lo stato dell'arte in merito all'annosa questione della ripartizione dell'incasso della Supercoppa e (diviso in parti disuguali, assegnando 1,8 milioni di euro alla Lazio, e solo 600.000 ai bianconeri, accusati di aver rifiutato la sede di Pechino); ma tale decisione era stata presa dal Consiglio federale (di cui fa parte Lotito ma non Agnelli) e l'Alta Corte del Coni il 2 dicembre u. s. l'aveva annullata, dando ragione alla Juventus che sosteneva che in ogni caso la decisione stessa spettava all'Assemblea e non al Consiglio.
Così  Beretta: "Ci siamo presi qualche giorno, fino all'Assemblea del 7 maggio, per vedere se sarà possibile trovare qualche ipotesi di soluzione positiva. Se non ci fossero novità, il giorno 7 si procederà a portare la delibera del Consiglio di Lega al voto dell'Assemblea".


 


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