Juve a Roma sotto scorta. Lo staff: Bravo Conte!

News, 11 maggio 2014.
 
Sono 22 i convocati di Conte: oltre a Vidal, out anche Vucinic. La Juve a Roma scortata in hotel dalla Polizia. In conferenza stampa Conte ha lasciato spazio al suo staff: Coratti, Bertelli, Filippi, Sandreani, Carrera e Alessio.
 
A Roma in 22 - Sono 22 i convocati di Antonio Conte per la trasferta di Roma: tutti i titolari tranne Vidal e Vucinic, sofferente per un fastidio al ginocchio sinistro.
Sono partiti con il gruppo anche Marchisio, che pure non ha preso parte all'ultimo allenamento per un dolore al piede destro (pare però una semplice botta che non ne pregiudicherebbe le possibilità di impiego), e Giovinco, che nel corso dell'allenamento stesso, si è fermato per un dolore acuto all'adduttore della coscia sinistra e le cui condizioni sono dunque tutte da valutare.
Questi i convocati: Buffon, Chiellini, Caceres, Ogbonna, Pogba, Pepe, Marchisio, Tevez, Giovinco, Peluso, Llorente, Barzagli, Osvaldo, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Isla, Rubinho.
 
La Juve a Roma - Partita intorno alle 15.30 dall'aeroporto di Torino Caselle con un volo charter dell'Alitalia, la comitiva bianconera, guidata dal presidente Andrea Agnelli e da Giuseppe Marotta, è atterrata a Fiumicino intorno alle 16.15.
Appena scesa dall’aereo la Juventus è stata prelevata direttamente sulla pista per motivi di sicurezza: il pullman che l'attendeva aspettava li nei pressi, scortato da staffette della Polizia, è passato da un'uscita secondaria dell'aeroporto di Fiumicino e si è diretto nella Capitale.
 
In conferenza stampa parola allo staff - Come in occasione dei due precedenti scudetti, Antonio Conte ha ringraziato e omaggiato il suo staff lasciandogli la scena in conferenza stampa: un giusto premio per chi ha profuso per tutta la stagione le sue energie rimanendo nell'ombra.
Il primo a parlare è stato il preparatore atletico Costantino Coratti, che ha risposto alla domanda di un giornalista cileno che chiedeva perché si fosse atteso tanto per far operare Vidal, mettendo così a rischio la sua partecipazione al Mondiale:  "Io vorrei dire che per Arturo, come detto dal mister, il nostro interesse è fondamentale per la guarigione di Arturo, la Juventus è il club che lo paga e ha a cuore la guarigione di Arturo più di tutti; quindi sono state fatte tutte le valutazioni possibili per il benessere del ragazzo, ha fatto l'operazione, è andato tutto benissimo, per approfondimenti è bene chiedere allo staff medico".
E' toccato poi a Paolo  Bertelli, responsabile della preparazione atletica dei bianconeri, che ha spiegato come la Juve, quest'anno, sia sempre riuscita ad andare al massimo, senza evidenziare cali di rendimento: "Come dico sempre ogni anno non è mai uguale all'anno precedente: è stato fatto un programma, è chiaro che la partita del sei gennaio con la Roma aveva la sua importanza; in più in quel periodo non avevamo partite infrasettimanali e il lavoro è stato spalmato su settimane diverse rispetto all'anno scorso, intenzionalmente nulla di diverso, abbiamo solo attuato un programma che richiede conferme giorno dopo giorno".
Il preparatore dei portieri Claudio Filippi si è soffermato in particolare sulla stagione di Gigi Buffon: "Gigi mi ha stupito, è un ragazzo che si è allenato con una dedizione particolare, una professionalità esemplare e ha avuto un rendimento molto alto. Il lavoro che svolgiamo sia sotto l'aspetto tecnico che sotto l'aspetto fisico, è preparato con grande attenzione  e ho uno staff di preparatori atletici e Marco Lison con cui concordiamo il lavoro quotidianamente".
I collaboratori tecnici Mauro Sandreani, Massimo Carrera e Angelo Alessio hanno messo l'accento sul lavoro di Antonio Conte.
"Se guardiamo come deve essere un allenatore di grande livello - ha detto Sandreani - quali le doti di un allenatore, motivazione, preparazione tattica, cura dettagli, gestione organico, gestione staff, queste sono caratteristiche, insieme alla voglia di migliorarsi sempre che Antonio ha".
Carrera: "Antonio è bravo perché è riuscito a portare la Juventus ai livelli che le competono; stravolgendo situazioni tattiche che aveva in mente e trovando il vestito giusto per ogni giocatore è riuscito a formare una squadra che in tre anni ha fatto cose strabilianti; quando giocavo non ho mai avuto un allenatore che preparava le partite in questo modo e con la sua cattiveria agonistica, penso che questo sia il suo merito".
E infine Angelo Alessio, il fedele vice: "La bravura di Antonio Conte è stata quella di creare sempre una motivazione, cambiare il suo modo di vedere il calcio, trasformarlo, da 4-2-4 a 3-5-2, la costanza che noto in lui è quella di preparare benissimo le partite curando bene i dettagli e fondendo ai ragazzi una motivazione che va oltre ogni pensiero, convincere non solo i calciatori, ma tutto l'ambiente, dalla società all'ultimo magazziniere, a fare qualcosa di straordinario:  questo lo rende unico in questo momento".
E proprio Alessio ha chiuso la porta alle domande sul futuro del loro leader: "Del futuro non posso rispondere, vedremo..." 

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