Nedved: Il Dottore sarebbe orgoglioso di questa Juve. Alt alle comproprietà.

News, 28 maggio 2014.
 
Nedved: Andrea sta portando avanti questa Juventus come sarebbe piaciuto al Dottore, che di questa Juve sarebbe orgogliosissimo. Andrea Agnelli: Di mio padre non ci mancheranno mai i consigli che ci ha dato e il suo insegnamento: la forza della normalità.  Da oggi niente più comproprietà: solo quelle già in essere potranno essere prorogate, ma per un solo anno. Nella Francia pre-Mondiale brilla già la stella di Paul Pogba.
 
Nedved: Umberto sarebbe orgoglioso di Andrea - A dieci anni dalla morte di Umberto Agnelli, il presidente della prima stella è stato ricordato con una commossa commemorazione al Sestrière con cui Umberto aveva uno speciale legame affettivo. Alla cerimonia erano presenti, oltre ai familiari John Elkann, il sindaco di Torino Piero Fassino, l'ad Fiat-Crysler Marchionne e, in rappresentanza dell'amata Juventus, Beppe Marotta, Pavel Nedved, Antonio Conte e Gigi Buffon.
Particolarmente commosso il ricordo di Pavel Nedved: "E’ un onore ricordare il Dottore. Con lui si parlava poco ma si comunicava tanto. I suoi silenzi, i suoi sorrisi... erano un conforto, un sostegno, una guida. Io sono uomo di sport, e so bene che nel calcio le parole servono poco: parla il campo, parlano l'impegno e la fatica. Le parole servono in rari momenti e devono essere quelle giuste. Ecco, il Dottore aveva la grande dote di saper dosare le parole e di non sprecarle. Forse a causa dei suoi molti impegni sapeva che le energie vanno gestite e le parole devono essere ascoltate e capite. In un certo senso era l'interlocutore ideale per lo spogliatoio: aveva carisma e dava sicurezza. Sono le qualità perfette per essere autorevoli con gli atleti. Ma non posso fare a meno di ricordare la sua figura di uomo, più che di uomo di sport.
Il Dottore è stato il presidente più giovane nella storia della nostra società, ha il merito di aver portato a Torino grandi campioni, da Charles a Zidane, Buffon e Davids. Tutti i bianconeri gli sono riconoscenti; a tutti ha saputo trasmettere la voglia, la passione, la tenacia.
Ho mille ricordi di Umberto Agnelli; lo ricordo parlare delle partite, magari la mattina dopo quando bevevamo insieme il caffè nella cucina di casa mia. Proprio nel calcio i suoi silenzi e i suoi sorrisi erano fondamentali. Nelle vittorie, che grazie a Dio non sono mancate, e nelle sconfitte, quando stai seduto con lo sguardo fisso al pavimento e senti una mano che stringe la tua. Non diceva nulla ma capiva e ti aiutava in quei momenti.
Fu il primo ad affermare che il calcio aveva bisogno di campioni, ma anche di sostenibilità, di equilibrio e di autofinaniamento, tutte tematiche all'ordine del giorno ancora oggi: speriamo di riuscire a cogliere appieno anche questa parte dell'eredità di Umberto Agnelli.
Un ricordo personale: parlo della cena di Natale del 2003: in quel momento mi accorsi che molti compagni di squadra che erano vicini al Dottore continuavano a guardarmi; poco dopo qualcuno mi raccontò che Umberto Agnelli stava parlando della prossima assegnazione del Pallone d'Oro e quella serà confidò a tutti la speranza che fossi proprio io a vincerlo. La sapeva lunga il Dottore: in fin dei conti aveva portato lui Omar Sivori, il primo Pallone d'Oro, alla Juventus: e qualche giorno dopo mi ritrovai sulla copertina di France Football, una gioia enorme che ho potuto condividere con lui poco prima che ci lasciasse".
Poi, ai microfoni Mediaset, è tornato al presente, parlando di Andrea: "Andrea sta facendo un lavoro fantastico, ha preso tantissimo da suo padre, sta portando avanti la Juve come sarebbe piaciuto a lui. Il Dottore sarebbe orgogliosissimo di questa Juventus".
E i programmi di questa Juventus? "Noi cercheremo di confermarci in Italia, sicuramente faremo un passo avanti in Europa. Quello sarà il nostro obiettivo e speriamo di riuscirci".
Sulla 'conferma' di Conte: "E' assolutamente normale che un allenatore vincente sia stato confermato, è un passo molto importante. Noi ne siamo felici e speriamo di pianificare bene l'anno prossimo".
 
Andrea Agnelli: Di Umberto non ci mancheranno mai i  consigli - Alla commemorazione della figura del padre ha dato ovviamente il suo contributo anche un commosso e orgoglioso Andrea Agnelli: "Può mancarci un padre, un marito, un collega, un amico - sono state  le sue parole - Ma a nessuno di noi mancheranno mai i consigli che ci ha dato e il ricordo di quel dolce sorriso. Umberto era intransigente, un leader silenzioso, disciplinato ma 'normale' e spero che anche le generazioni future abbiano queste caratteristiche. Sì, la forza della normalità: è questo il grande insegnamento che ci ha lasciato".
 
Addio alle comproprietà - L'istituto della comproprietà era un'istituzione tipicamente italiana, atipica rispetto al quadro europeo. E da oggi, per decisione assunta ieri dal Consiglio Federale, nemmeno da noi sarà più possibile stipulare contratti di compartecipazione dei calciatori. Quelle attualmente in essere,  in virtù di una norma transitoria, potranno essere rinnovate, ma per un solo anno.
Così Abete: "Non è stata una proposta della Lega, bensì una proposta diretta da parte della Federazione. Nei prossimi mesi verrà fatto un censimento della situazione sulle compartecipazioni tuttora vigenti, ma era evidente l'atipicità di questo istituto nel quadro normativo europeo, e anche in quello fiscale. Le comproprietà non saranno più possibili".
Sono state inoltre ufficializzate le date del calciomercato: la sessione estiva inizierà martedì 1° luglio per chiudersi alle 23 di lunedì 1° settembre; la finestra invernale andrà da lunedì 5 gennaio alle ore 23 di lunedì 2 febbraio.
 
Nella Francia già splende la stella di Pogba - Era in programma ieri a Parigi un'amichevole tra Francia e Norvegia: un incontro col quale Didier Deschamps voleva testare le condizioni dei suoi alla vigilia del Mondiale brasiliano; la risposta è stata convincente, con un poker rifilato ai norvegesi. E Deschamps la risposta più chiara l'ha avuta da Paul Pogba, che ha fornito un'ottima prova (ha disputato solo il primo tempo) e ha messo a segno anche il primo goal del poker, con una spettacolare torsione su un cross proveniente dalla sinistra; e ha inoltre sciorinato il consueto repertorio di movenze e giocate.


 


Foto Gallery