La Juventus perde meritatamente a Doha

La Juventus di Allegri fallisce il primo obbiettivo di stagione, perdendo ai rigori la finale di Supercoppa col Napoli. Parliamoci chiaro, la sconfitta è meritatissima. Ai punti il Napoli avrebbe ampiamente meritato contro una Juve noiosa e irritante, ma soprattutto con la testa già in vacanza: se fosse finita 3-1 al 90', nessuno avrebbe avuto niente da recriminare. Ieri per la prima volta dopo tanto tempo, mi sono ritrovato a pensare: "Meritiamo di perdere". E per uno juventino è grave, significa che sei proprio arrabbiato con la tua squadra perché sembra quasi che non gliene importi nulla di quella coppa.
E non era nemmeno stanchezza fisica, perché arrivati a 10 minuti dalla fine, la Juve ha accelerato e il Napoli è andato subito in affanno... fino al gol del momentaneo vantaggio, quando poi i giocatori hanno deciso di ritornare in vacanza. Una mancanza di rispetto verso i tifosi, la competizione e la storia bianconera davvero troppo, troppo alta. La differenza di livello tra le due compagini infatti è e rimane altissima, perché quando la Juve ha voluto fare la partita, i partenopei non hanno visto la palla nemmeno con il binocolo. E non fare incetta di trofei in questo periodo oscuro per il calcio italiano è davvero un delitto. Perché, ad oggi, la Juventus è una spanna sopra tutti in Italia, con la Roma solo a impensierirla. E il gioco mostrato quando la squadra era sul pareggio ha dimostrato, se ce n'era ancora bisogno, che non c'è trippa per gatti: se si decide di accelerare e fare gol, il gol arriva.
A chi imputare le colpe di questa disfatta? Beh, i giocatori indubbiamente, anche se alcuni, Tevez e Padoin ad esempio, hanno corso tanto e dato il 100% ogni istante della gara. Qui mi spiace dirlo, ma le colpe ricadono in gran parte su Allegri. Incapace di motivare bene la squadra per questa competizione, l'allenatore ha sbagliato l'approccio mentale a questa partita, con una Juve che per 80 minuti è stata la brutta copia di se stessa. Perché per gestire il vantaggio non si può e non si devono concedere ben tre occasioni da gol clamorose all'avversario. E nonostante questo il Napoli non è andato oltre due gol, complice anche un Buffon in serata di grazia, un portiere che, va detto, raramente si fa trovare impreparato in queste occasioni.
Ma la cosa che più fa infuriare è stata la gestione dei rigori. Nella serata in cui Gigi si riscopre uno dei migliori rigoristi al mondo, ti ritrovi in vantaggio e cosa fai? Fai tirare il rigore decisivo a Chiellini. Che sarà pure un ottimo e roccioso difensore, ma quanto a piedi ha la grazia di una mandria impazzita di rinoceronti. Mi chiedo quindi... chi ha deciso i turni? Spero che Allegri abbia cercato di imporsi, perché con tutto il bene che voglio a Chiellini, quando si stava avviando qualcuno doveva fermarlo e dirgli: "Certo, Giorgio, tu sì che hai coraggio da vendere, ma torna qui...". E doveva andarci Evra. Che, pare, abbia avuto paura. Ma come, hai disputato partite in ogni dove, hai esperienza di finali in Europa e di rigori come pochi in quel momento nella squadra... e ti tiri indietro?
Forse la verità non la sapremo mai... quindi a questo punto è inutile piangersi ancora addosso. Ormai la partita è andata, e l'unica cosa da fare è fare tesoro di questa lezione, perché spinga la squadra nel 2015 a dare il massimo in campionato e a farsi valere nell'Europa che conta, dove la Juventus non è protagonista da molto, troppo tempo.
Che i giocatori si godano queste meritate (a metà) vacanze di Natale, e che Allegri rifletta sugli errori commessi a Doha, consapevole di avere una rosa forte a tal punto che quando Riedle ha pescato il Borussia Dortmund nei sorteggi di Champions, ha mostrato un sorriso, ma amaro.
Un'ultima nota infine. Noi alla premiazione ci siamo andati. Ma d'altronde le grandi squadre si vedono anche da questo, perché solo i bambini viziati se ne vanno arrabbiati dal campo di gioco dopo aver perso una partita, ricevendo pure i complimenti dai genitori...
 
Forza Juve, e buone vacanze di Natale a tutti voi!