Allegri interrompe la maledizione del San Paolo

La Juventus espugna il San Paolo e interrompe una maledizione più che decennale che impediva ai bianconeri di uscire vittoriosi dal campo partenopeo. Tre punti importantissimi che, alla luce del pareggio rimediato dalla Roma nel derby, permettono alla Vecchia Signora di allungare a +3 e di laurearsi campione d'inverno con una giornata di anticipo.
L'atmosfera che circondava la partita era pesante, con l'ombra della disfatta di Doha su uno stadio che, a causa dell'interdizione ai bianconeri della curva ospite, era tutto riempito dai tifosi della squadra di casa. Sebbene quindi le premesse non fossero delle migliori, la Juventus ha affrontato molto bene la partita, con il solito Napoli che, quando viene chiamato a giocare contro le grandi, ci mette anima e corpo, soprattutto se queste sono bianconere e abbiano un nome che inizia per J. Nel primo tempo comunque la squadra ospite ha dominato a centrocampo e, con le difese serrate, c'è stato bisogno di una magia di Pogba che, raccogliendo una palla vagante, si è coordinato in una semirovesciata pregevolissima, fissando il punteggio sull'1-0.
La ripresa si è poi aperta con i partenopei in pressione a cercare il pareggio, e per i primi 15 minuti la Juve è sembrata comunque in grado di reggere l'assalto frontale, ma si è dovuta poi arrendere al gol di Britos. La paura di subire l'ennesima beffa come con la Sampdoria e con l'Inter si era sicuramente insinuata nelle menti dei tifosi, che però hanno poi potuto assistere a una reazione di carattere dei giocatori, capaci di trovare il gol del 2-1 con Caceres e di saper soffrire e gestire la partita come non accadeva da troppo tempo. E in chiusura del match, al brivido dato da Higuain è seguito un contropiede da manuale, di quelli che non si vedevano da un mesetto: tre tocchi e Vidal che libera un tiro al sette imparabile. Bentornati centrocampisti! Ora però non tornatevene in vacanza, perché tra un 40 giorni ci aspettano pure gli ottavi di Champions...
Tutto qui? No ovviamente, perché il post partita ha regalato i soliti pianti napoletani: se il Napoli vince, ha vinto il bel calcio e la giustizia, gli errori arbitrali sono mere sviste e vi deliziamo addirittura con la nostra presenza alla cerimonia di premiazione. Se perde, apriti cielo. Su Twitter De Laurentiis si è scagliato contro la sestina arbitrale, rea di essere o in malafede o incompetente. Per cosa, direte voi? Un fuorigioco millimetrico e un retropassaggio di Chiellini a Buffon (a detta anche di Benitez), che altro non era invece che una lisciata clamorosa del difensore livornese il quale, nel tentativo di rinviare in avanti, ha invece maldestramente svirgolato all'indietro. Eppure non ricordo Benitez arrabbiarsi con l'arbitro quando l'anno scorso Callejon segnò in fuorigioco contro la Juventus. Vale la pena di citare le parole di Gigi che, riferendosi al fallo subìto, ha invitato gli opinionisti Mediaset "a far sentire ridicoli chi ha il coraggio di non essere d'accordo su un episodio simile".
I giornalisti partenopei invece sono stati anche più sfacciati, ricordando per certi versi l'agguato che altri loro colleghi tesero ad Angelo Alessio dopo i fatti di Catania: per prima cosa hanno preso in giro Allegri dicendo che a Doha non si era presentato, con l'allenatore che di tutta risposta ha ribattuto che lui invece c'era, ed erano loro tutti semmai risultati assenti perché intenti ad intervistare il presidente De Laurentiis. Poi hanno rincarato la dose accusando Tagliavento di essere scarso e di aver fatto perdere ad Allegri lo scudetto col Milan non vedendo il gol di Muntari e di avergli restituito il favore oggi aiutando la Juventus a vincere. Al contrario del pacato Alessio, Allegri ha subito messo in riga il giornalista, dicendo che lui di arbitri non parla mai, nemmeno dopo aver subito alcune decisioni sfavorevoli con Sampdoria e Inter. Da un lato ha ragione, perché dovrebbe essere la società a farsi sentire sulla questione arbitri. Dal loro canto, i media farebbero bene a tacere, dato che c'è qualcuno che in 4 partite (Sassuolo, Genoa, Udinese, Lazio) ha avuto 7 punti in regalo... e non siamo noi.
E inoltre... come faceva Tagliavento a vedere il gol di Muntari, e soprattutto questo fuorigioco? L'arbitro in quelle circostanze si affida ai suoi collaboratori: non tutti i giorni si trova un Guida che per fare carriera decide di attenersi al monito di 10 anni fa di Carraro, che in vista del 22 gennaio e dei fatti di queste ultime giornate è attuale come non mai.
Ma la vera risposta da dare a tutti i detrattori la lascio a Bonucci, che al minuto 3:10 di questo video, in risposta alle stilettate di un giornalista napoletano "sulla musica ben diversa per la Juventus in Europa", chiosa:
 
"La differenza è che noi siamo agli ottavi di Champions e voi in Europa League".