Il ritorno di Palettazxcoatl

Secco al telefono Pare che domenica, a Firenze, chi era allo stadio non se ne sia nemmeno accorto.

E' che Lui è furbo.

Anzi, diciamola tutta: diabolico.

A occhio nudo, quella dell'attaccante franco-argentino era sembrata una passeggiata ininfluente, del tutto fuori dalla traiettoria della palla, tanto che lo stesso Frey non si era accorto di nulla.
E che Lui sia diabolico è dimostrato dal fatto che gli stessi Tecca e Altafini, per tutto il primo tempo, nonostante avessero avuto sott'occhio quel replay, non avevano notato nulla.

Li hanno svegliati dal torpore nell'intervallo i colleghi da studio, costringendoli a rivedersi meglio quella sequenza, in modo da scorgervi la nuova manifestazione della Sua potenza.

Per fortuna le telecamere erano posizionate nella giusta angolazione. E così, come in un horror in cui l'entità maligna viene rilevata solo grazie all'intervento di un medium, la telecamera, strumento di percezione visiva del "medium" per eccellenza, domenica ha rilevato la Sua presenza. Il Suo ritorno.

Tanto che poi, per tutto il secondo tempo, Tecca ed Altafini sembravano non riuscire a parlare d'altro.
Davvero l'anno scorso credevano di averLo sconfitto con quella ridicola squalifica? Davvero pensavano di poterLo eliminare così, con un linciaggio mediatico e un processo farsa?

Poveri illusi: Colui che già ai tempi di Boniperti presidente muoveva i fili per taroccare le partite a favore della Vecchia Signora e che, ancora prima, da giovane, faceva vincere scudetti alla Juve di Charles e Sivori, non uscirà mai dal calcio.

Bisogna prendere coscienza della realtà: Lui, il 666, l'Antimoratti, è un'entità paranormale che esiste dall'inizio dei tempi e che tutte le civiltà umane hanno imparato a conoscere.

Gli Aztechi, ad esempio, lo chiamavano Palettazxcoatl, che significa "colui che tarocca il giudizio di Dio". Per gli Aborigeni australiani, invece, era Moggeringa, "l'uomo della squadra del Sogno e delle bizzarre millanterie".
E così via.

Domenica era a Firenze e ha ipnotizzato Frey. Per questo il francese non ha protestato.
Ora si dice che Lui non usi più le schede svizzere, ma sia passato a una rete wi-fi che interferisce direttamente negli auricolari degli arbitri.

Quel che è certo è che, qualunque siano i suoi strumenti, finché nel campionato di calcio esisterà una squadra zebrata con un nome latino, non ci libereremo mai di lui.

Inutile farsi illusioni, è solo questione di tempo: in questo campionato o nel prossimo, o nel prossimo ancora, non appena quella squadra dovesse raggiungere la testa della classifica, avremo la prova definitiva del Suo ritorno.

(Dai blog di Branco Rossi & Rosico Ziliani.
www.juvemerd.grrr.wmagath.zeffirell.garanzin.it)