Claudio Albanese: hai 14 milioni di richieste di amicizia

meloIl canovaccio, a prima vista, sembrerebbe quello collaudatissimo di Luciano Moggi ai tempi in cui la Juve gli arbitri li rinchiudeva negli spogliatoi. Quando un tesserato fa una cazzata, lo si difende a spada tratta davanti al mondo intero e poi, al riparo da occhi e taccuini indiscreti, lo si bastona come un mulo svogliato. Al riparo da occhi e taccuini indiscreti, appunto, per cui ci piace pensare - pur non sapendolo - che anche oggi sia così.

Però parliamoci chiaro: sarà che a forza di ingoiare crusca ci è venuta la gola secca, sarà che siamo talmente stufi di vedere certi personaggi con la maglia della Juve sulle spalle da provare fin fastidio all'idea che qualcuno li possa difendere, fatto sta che in questo momento storico così grottesco evitare di renderci ridicoli sta diventando un'impresa. E quel che è peggio è che spesso il campo non c'entra. Non so perché ma io Felipe Melo sul pullman dopo Palermo-Juve me lo immagino così: col suo iPhone in mano a scrivere che l'arbitro qua e là, e il tam-tam del web, al quale non par vero di ricevere tanta grazia, subito a rullare a più non posso.

Risultato: quelli di Controcampo, che a sentire l'odor del sangue lo squalo di Steven Spielberg gli fa una pippa, tempo mezz'ora e sono già con le braghe calate e la baionetta puntata in avanti. Squalifica in arrivo! Tra squali e fica, è già un miracolo che non chiami in diretta il loro Capo. In compenso lo fa il responsabile della comunicazione della Juventus, Claudio Albanese, per dire che in effetti sì, la triade Melo-Facebook-stronzata esiste e si è vista online, ma Melo non c'entra. Gli hanno hackerato il profilo. Un po' come lui aveva tentato di fare con il profilo di Paci in Juve-Parma del 6 gennaio scorso.

Siccome in genere la notte porta consiglio, l'ipotesi delle squadre di pirati informatici all'assalto delle mucche della FarmVille di Melo si completa all'indomani, sul sito ufficiale della Juventus, quando un comunicato stampa recita testualmente: "Bianconeri sui social network, precisazione della Juventus. In merito alla notizia apparsa su alcuni siti, secondo i quali Felipe Melo avrebbe proferito un’offesa all’arbitro Morganti – direttore di gara di Palermo-Juventus – attraverso la propria pagina su Facebook, la Juventus Football Club precisa che il profilo personale del centrocampista brasiliano è stato “craccato”. Come confermato anche dal Direttore dell’Area Comunicazione bianconera Claudio Albanese, intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione televisiva “Controcampo”, Felipe Melo è del tutto estraneo alla vicenda.
La Juventus precisa inoltre che, nei giorni scorsi, alcune pagine personali dei suoi tesserati erano già state oggetto di possibili manipolazioni esterne di questo tipo".


Apprezziamo la buona volontà. Però mi raccomando: al riparo da occhi e taccuini indiscreti, eccetera eccetera. Oppure, un bel Survivalphone.