Imperfetto, il nuovo stile Juve

stadioFermo restando che gli unici tiranti (participio presente) in questa storia, una volta che hai dato un'occhiata al lavoro finito, sembrerebbero essere appunto gli artefici dei tiranti (sostantivo plurale), guardiamoci attorno.
Innanzitutto, la sensazione di incompiutezza - l'ennesima di questi ultimi anni - è a dir poco mortificante. Contrariamente a quanto accade con le campagne acquisti sbagliate, dove salvo rare eccezioni - tipo noi - le cantonate possono essere corrette o raddrizzate due volte l'anno, lo stadio è una di quelle cose che, bello o brutto che sia, mediamente finirai per tenertelo così com'è per qualche decennio.

Che nel 2011, in un impianto di nuova costruzione, ci debbano essere centinaia (migliaia?) di spettatori costretti a vedere la partita divisa in due dal doppio cordone di un gigantesco perizoma d'acciaio è roba che manco nei circhi di periferia. Ora, siccome l'Italia non è solo il Paese dei commissari tecnici ma anche, a giudicare dai dibattiti sul web, degli ingegneri e degli architetti, alla categoria degli ignoranti in materia, alla quale mi pregio di appartenere, non rimane da fare altro che chiedere a Juventus Football Club una parola definitiva sull'argomento.

Il futuro impianto della Continassa, va detto, almeno da quanto si può vedere nelle immagini è un vero bijou. Compatto, vicinissimo al terreno di gioco, una volta pieno zeppo di juventini in ebollizione dovrebbe essere in grado di riservare ai giocatori una bolgia sonora mai sentita prima, né al Comunale né tanto meno dentro al freddo e dispersivo Delle Alpi. L'assenza di barriere, i servizi e i comfort dei settori Premium (in attesa di conoscere prezzi e servizi dei settori shitty) sono senza dubbio in linea con quelli dei maggiori impianti calcistici europei.

Per quale ragione, dunque, si sia deciso di rendere il tutto imperfetto dall'obbrobrio estetico e funzionale di quei quattro doppi tiranti agli angoli del campo è solo uno dei mille misteri ai quali questa brutta imitazione della Juventus ci ha tristemente abituati negli ultimi anni. In attesa di poter assistere ai cross di Pepe con la riga nel mezzo, proviamo a confrontarci da pari: non diteci, come si fa con i bambini, che i gusti sono gusti, che i tiranti non danno fastidio e cose così. Quei quattro cosi, lì in mezzo ai piedi ma non solo, sono come un'antenna frustapopoli da radioamatore lunga due metri piantata in mezzo al tetto di una Ferrari, sono un paio di bretelle sopra lo smoking, sono patacche anti-taccheggio sulla lingerie di pizzo. Insomma, ostacolano la visuale di alcuni e fanno ribrezzo a tutti gli altri. Da potenziali abbonati, ci piacerebbe sapere perché. E che bello sarebbe, se a rispondere fosse il dirigente che di questo progetto si è occupato in prima persona, quell'irreprensibile Jean-Claude Blanc da Chambéry già guardiano del bilancio.

In attesa di riscontro, porgiamo distinti saluti.