Baldini torna in Italia: il commento di Moggi

baldiniDa Libero del 23-07-2011 

Avete presente il film "La grande guerra" interpretato dal grande Alberto Sordi? Ricordo in particolare una scena in cui Sordi, nelle vesti di comandante di un plotone, perlustra nel silenzio della notte una pericolosa zona di guerra. Ad un certo punto, dalla parte opposta alla sua direzione di marcia, si odono scariche di mitra e una voce che intima: «Chi è là ?». La risposta: «L'animaccia delli mort... tua, prima spari e poi domandi chi è?».

Questa l'interpretazione di un grande purtroppo scomparso, al contrario di Franco Baldini, che non è "scomparso", non è grande affatto, e si accinge a tornare nel calcio italiano al seguito, stavolta, di acquirenti Usa. Ma sempre al seguito di qualcuno. E comincia così la sua recita.
A due anni dalla chiamata in correo sulla stampa da parte di Lele Oriali, Baldini ha chiesto scusa all'ex dirigente interista per il passaporto falsificato di Recoba, che è costato a Oriali una condanna penale. Tardivo come ravvedimento, però sufficiente ad Oriali per far paventare una revisione del processo, anche se Lele sa perfettamente che le dichiarazioni di Baldini sono contraddittorie e dall'analisi dei fatti emergono invece indizi di segno contrario!. Non è affatto vero infatti che l'intermediario che aveva indicato a Oriali non era da lui conosciuto o solo di nome, Krausz, come vorrebbe lasciar intendere nell'intervista a la Repubblica, ma si trattava invece di una persona con cui aveva rapporto di collaborazione. Sentite JU29RO: «Baldini suggerisce ad Oriali il nome di una persona che non conosceva (tale Barend Krausz von Praag) per "controllare le carte" e Oriali, non conoscendolo anche lui, si fida ottenendo a caro prezzo il passaporto (falso) di Recoba, senza fare richiesta alcuna alle autorità italiane, come procedura regolare vorrebbe. Beh, oggi Baldini rilascia interviste dettando le regole del calcio pulito e Oriali da condannato si dichiara innocente! Sopraffatti ci inchiniamo ai miracoli, gli oggetti prendono vita e, in autonomia, si muovono da soli, i passaporti si auto-taroccano, gli scudetti si auto-assegnano e i vasi si spostano da soli, forse».
Nulla di cui meravigliarsi. Baldini ama presentarsi come un esempio di illibatezza, ed invece lui c'era alla Roma al tempo dei Rolex, e al tempo dei passaporti e della dritta (!) ad Oriali, che costò all'Inter 80mila dollari. Baldini è quello che dice di fare le cose per bene e ha sempre una spiegazione: la cacciata dalla Roma, ad esempio, per lui avviene a seguito di sue dimissioni e per incompatibilità con Rossella Sensi, e non, come realmente è, per gli scarsi risultati sul mercato e di gestione. Sentite in proposito cosa dichiarò a verbale la Sensi il 16 maggio 2006, al pm Palamara: «Circa i motivi dell'allontanamento di Baldini, gli stessi devono essere ravvisati sia nella criticabile campagna acquisti dallo stesso effettuata per il campionato 2004/05, sia per le dichiarazioni che non si allineavano con la politica societaria. Tali comportamenti hanno nel tempo incrinato l'esistente rapporto di fiducia. Tra l'altro voglio ancora ricordare che il rapporto di fiducia era stato poi minato dai problemi sorti a seguito delle modalità di acquisto del calciatore Mexès». Significa?
È stato chiesto alla Sensi se con il ritorno di Baldini si assicurava la continuità. La replica: «La continuità semmai viene dal massaggiatore Giorgio Rossi, il plauso va a lui che ha sempre profuso grande impegno e fedeltà». Il giudizio che posso dare su Baldini è nei fatti, deve fortuna e incarichi solo a un grande (lui sì) allenatore, Fabio Capello. Alla Nazionale inglese non hanno chiesto di Baldini, ma di Capello, a Madrid altrettanto. Vedremo cosa saprà fare alla Roma da solo, anzi no con Sabatini che, invece, lui sì, di calcio ne capisce. Intanto giriamo a Franco alcune domande, nella speranza di avere risposte.
Se parliamo di 80mila dollari per una patente, che poi si trasforma in passaporto, cosa gli torna in mente? Quale è il nesso tra la Motorizzazione di Latina e la causa da promuovere per l'interista Alvaro Recoba? Saprebbe rispondere al pm cosa rischia chi viene coinvolto in un passaggio di residenze false? Ci potrebbe spiegare, inoltre, i dettagli dell'operazione per l'acquisto di Philippe Mexès? Rosella Sensi aveva ricevuto particolari garanzie in merito? E qui mi fermo.

Avete presente il film "La grande guerra" interpretato dal grande Alberto Sordi? Ricordo in particolare una scena in cui Sordi, nelle vesti di comandante di un plotone, perlustra nel silenzio della notte una pericolosa zona di guerra. Ad un certo punto, dalla parte opposta alla sua direzione di marcia, si odono scariche di mitra e una voce che intima: «Chi è là ?». La risposta: «L'animaccia delli mort... tua, prima spari e poi domandi chi è?».

Questa l'interpretazione di un grande purtroppo scomparso, al contrario di Franco Baldini, che non è "scomparso", non è grande affatto, e si accinge a tornare nel calcio italiano al seguito, stavolta, di acquirenti Usa. Ma sempre al seguito di qualcuno. E comincia così la sua recita.
A due anni dalla chiamata in correo sulla stampa da parte di Lele Oriali, Baldini ha chiesto scusa all'ex dirigente interista per il passaporto falsificato
di Recoba, che è costato a Oriali una condanna penale. Tardivo come ravvedimento, però sufficiente ad Oriali per paventare una revisione del processo, anche se Lele sa perfettamente che le dichiarazioni di Baldini sono contraddittorie e dall'analisi dei fatti emergono invece indizi di segno contrario!. Non è affatto vero infatti che l'intermediario che aveva indicato a Oriali non era da lui conosciuto o solo di nome, Krausz, come vorrebbe lasciar intendere nell'intervista a la Repubblica, ma si trattava invece di una persona con cui aveva rapporto di collaborazione. Sentite JU29RO:
«Baldini suggerisce ad Oriali il nome di una persona che non conosceva (tale Barend Krausz von Praag) per "controllare le carte" e Oriali, non
conoscendolo anche lui, si fida ottenendo a caro prezzo il passaporto (falso) di Recoba, senza fare richiesta alcuna alle autorità italiane, come procedura regolare vorrebbe. Beh, oggi Baldini rilascia interviste dettando le regole del calcio pulito e Oriali da condannato si dichiara innocente! Sopraffatti ci inchiniamo ai miracoli, gli oggetti prendono vita e, in autonomia, si muovono da soli, i passaporti si auto-taroccano, gli scudetti si auto-assegnano e i vasi si spostano da soli, forse».
Nulla di cui meravigliarsi. Baldini ama presentarsi come un esempio di illibatezza, ed invece lui c'era alla Roma al tempo dei Rolex, e al tempo dei passaporti e della dritta (!) ad Oriali, che costò all'Inter 80mila dollari. Baldini è quello che dice di fare le cose per bene e ha sempre una spiegazione: la cacciata dalla Roma, ad esempio, per lui avviene a seguito di sue dimissioni e per incompatibilità con Rossella Sensi, e non, come realmente è, per gli
scarsi risultati sul mercato e di gestione. Sentite in proposito cosa dichiarò a verbale la Sensi il 16 maggio 2006, al pm Palamara: «Circa i motivi dell'allontanamento di Baldini, gli stessi devono essere ravvisati sia nella criticabile campagna acquisti dallo stesso effettuata per il campionato 2004/05, sia per le dichiarazioni che non si allineavano con la politica societaria. Tali comportamenti hanno nel tempo incrinato l'esistente rapporto di fiducia. Tra l'altro voglio ancora ricordare che il rapporto di fiducia era stato poi minato dai problemi sorti a seguito delle modalità di acquisto del calciatore
Mexès». Significa?
È stato chiesto alla Sensi se con il ritorno di Baldini si assicurava la continuità. La replica: «La continuità semmai viene dal massaggiatore Giorgio Rossi, il plauso va a lui che ha sempre profuso grande impegno e fedeltà». Il giudizio che posso dare su Baldini è nei fatti, deve fortuna e incarichi solo a un grande (lui sì) allenatore, Fabio Capello. Alla Nazionale inglese non hanno chiesto di Baldini, ma di Capello, a Madrid altrettanto. Vedremo cosa saprà fare
alla Roma da solo, anzi no con Sabatini che, invece, lui sì, di calcio ne capisce. Intanto giriamo a Franco alcune domande, nella speranza di avere risposte.
Se parliamo di 80mila dollari per una patente, che poi si trasforma in passaporto, cosa gli torna in mente? Quale è il nesso tra la Motorizzazione di Latina e la causa da promuovere per l'interista Alvaro Recoba? Saprebbe rispondere al pm cosa rischia chi viene coinvolto in un passaggio di residenze false? Ci potrebbe spiegare, inoltre, i dettagli dell'operazione per l'acquisto di Philippe Mexès? Rosella Sensi aveva ricevuto delle particolari garanzie in merito? E qui mi fermo.