Torino è bianconera - il libro di Alberto Rossetto

torino bianconeraL’amore per Torino intesa come città e la passione per i colori bianconeri sono alla radice di "Torino è bianconera", ultima fatica di Alberto Rossetto, edita da Bradipolibri in un format piuttosto originale e ricco di illustrazioni fotografiche. L'autore ha diviso la materia in due parti.
Nella prima Rossetto rivisita le tappe principali della storia della Juventus passando in rassegna gli stadi che hanno visto le gesta della squadra bianconera in oltre un secolo di storia. Si parte dalle origini con il campo di Piazza d’Armi, dove i ragazzi del Liceo Massimo d’Azeglio tirarono i primi calci al pallone della storia bianconera, fino ad arrivare al nuovo stadio, passando fra gli altri per il campo di Corso Marsiglia, che vide affermarsi la Juventus del quinquennio fino al 1933, quando venne inaugurato lo stadio Mussolini, poi ribattezzato Comunale nell’epoca post fascista. Uno stadio, il Comunale, che ha visto passare prima la Juventus “dei danesi” sotto la presidenza di un giovanissimo Avvocato, poi la Juventus del Dottore, ovvero quella dei tre Re, Charles, Sivori e Boniperti, indi quella socialdemocratica di Heriberto Herrera, l’HH2 che beffò l’HH1 (...), e infine la Juve autarchica degli anni Settanta, e quella di Platini e dei campioni del mondo degli anni Ottanta. Lo Stadio delle Alpi, dal 1990 al 2006 è stato essenzialmente lo stadio della Juve della Triade, prima della nuova parentesi al Comunale in attesa del nuovo stadio di proprietà della Juventus protagonista dal settembre 2011.

La seconda parte del libro, la più corposa, è una sorta di passeggiata per Torino in compagnia di Alberto Rossetto in veste di Cicerone. Non una passeggiata qualsiasi, ma un percorso lungo le principali vie torinesi di cui potremo scoprire (o riscoprire) la storia per accorgerci che, in un modo o nell’altro, anche un pezzo di storia della Juventus è passato di là. In ogni strada c’è un riferimento alla storia bianconera, con un corredo di stampe e fotografie che aiutano il lettore a viaggiare con la mente per catapultarsi da un angolo all’altro della capitale sabauda. Non aspettatevi di leggere del Museo Egizio, ma piuttosto della stazione ferroviaria di Porta Susa, perché lì lavorava come capostazione il padre di Pietro Rava, e se si parla di piazza Castello lo si fa perché Giampiero Combi vi aprì un bar; e scoprirete pure che le carceri "Le Nuove" ospitarono (si fa per dire) un portiere bianconero legato alla Resistenza. Si parla di Piazza San Carlo perché lì, prima al civico 175, alla vigilia della seconda guerra mondiale, e poi al civico 206, dal 1948 al 1964, c’è stata la sede della Juventus. L’ingresso era accanto al Caffè Torino, quello col toro a terra, davanti al portone. “ E i bianconeri ci facevano sempre una passeggiata rituale - racconta Alberto Rossetto - strusciando i piedi sulle parti basse dell’animale”.

“L'idea del libro nasce da una duplice considerazione - ci ha spiegato Alberto Rossetto - la prima, quella forse principale, è data dal forte sentimento di radicalizzazione della Juventus nel tessuto storico-sociale torinese: la Juventus è la squadra di Torino ed è la squadra che da sempre ha rappresentato Torino fuori dalle mura domestiche. La seconda considerazione nasce con le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Come ben sappiamo l'Italia unita nasce ufficialmente nel 1861, mentre la Juventus è del 1897 e dunque ha condiviso molto del cammino nazionale. Ma nei primi decenni del Novecento la Juventus smette di essere 'soltanto' una squadra di calcio e diventa un fenomeno sociale; questo succede in particolare grazie alla Juventus del quinquennio, che attraverso il suo tifo che cresce vittoria dopo vittoria, contribuisce a unire le varie parti del Paese.”

In un Paese in cui le divisioni sono la regola, la Juventus ha contribuito, e contribuisce tuttora, ad unire persone di diversa estrazione sociale, di diversa residenza, di diverso orientamento politico e di diverso censo sociale continuando a essere la società italiana con più tifosi al seguito. Della Juventus la città di Torino è la casa da sempre e il libro di Alberto Rossetto è un ottimo compagno di viaggio per andare alla scoperta di quanta storia juventina e quanta juventinità ci sia fra le strade e i palazzi di una città ricca di fascino e di mistero.

Torino è bianconera, Passeggiata tra i luoghi che hanno fatto la storia della Juve - di Alberto Rossetto, Bradipolibri, 2011, pagg. 160