Eddie Murphy?

marottaSe non è troppo disturbo fornire una risposta, per chi parrebbe non aver capito la differenza tra il fare una guerra sacrosanta alla FIGC per il 2006 e il fornire, per il 2012, alibi troppo generosi a giocatori oggettivamente mediocri, vorrei fare una domanda.

Da mesi, qui in redazione, ci domandiamo come sia possibile che un nazionale olandese, Eljero Elia, possa essere tanto più scarso o non meritevole di giocarsi le proprie opportunità in campo rispetto a concorrenti quali la brutta copia di Pepe, il neo acquisto non certo galactico Padoin o il plurispremuto Giaccherini. Poi, un giorno, lo vedi in campo un quarto d'ora a Genova e capisci tutto: ma sarà che sono duro di comprendonio, io non ho capito un bel niente. Volendo scartare per ovvie ragioni qualsivoglia disturbo neurologico, è normale che dopo mesi di allenamenti e lavoro svolto quotidianamente al'interno di un gruppo, un professionista possa essere così impresentabile e spaesato manco l'avessero sorteggiato tra i presenti sugli spalti per dare due calci al pallone dopo la grigliata di pasquetta? In questa tristissima storia di ritardi (di condizione, di inserimento negli schemi della squadra, di assimilazione del concetto di juventinità), che non restavi così basito neppure quando ad avercelo, il ritardo, era la tua ragazza del liceo, mi chiedo chi sia a dover pagare il conto. Anzi, i conti.

Non si prese Edin Dzeko perché ad occupare l'unico posto da extracomunitario fosse Milos Krasic. Ma siccome Krasic non ci dava più, è arrivato Elia, a nove milioni di euro più bonus e un milione e rotti l'anno di ingaggio per quattro anni, almeno così si legge in giro. Mi rifiuto di credere che certe scelte le abbia fatte o anche solo avallate Antonio Conte. Dopo tutto quello che abbiamo dovuto sopportare in questi anni, sarebbe davvero troppo.

Piuttosto: a giugno urge fare una squadra. In tutti i sensi.