Oggi è mancato all'affetto dei suoi cari e di tutto il giornalismo italiano il nostro ex collaboratore Armando La Rosea.
Dopo circa un anno di progressivo peggioramento della sua malattia, nei mesi successivi chi lo ha costantemente accudito ci aveva riferito di miglioramenti di salute e di umore durante e dopo le partite della Juventus con Inter, Sampdoria, Milan, Lazio e Roma, che avevano fatto ben sperare in una pronta guarigione.
Aveva ritrovato il sorriso e l'appetito, perfino ordinando agli amici per la cena - assicurandosi che il conto non dovesse gravare sulle finanze dell'amata famiglia - riso, patate e cozze, uno dei suoi piatti preferiti.
Poi improvvisamente e inaspettatamente, dopo avere assistito un po' assopito alla partita Bologna-Juventus, non si sa se per avere rifiutato le cure oppure per essere il bottiglione di Maalox terminato, è piombato in uno stato vegetativo da cui non si è più ripreso.
Il referto dei medici curanti parla di destrutturazione del fegato allo stato gelatinoso, purtroppo nulla poteva più essere fatto per scongiurare l'immane perdita.
I familiari, abbastanza affranti, hanno dato consenso preventivo ai funerali di Stato, raccomandando - secondo la volontà del defunto - sia fiori che opere di bene.