Milan-Juventus: Greatest hits

Al netto di quello che può valere la classifica alla terza giornata, la sfida del Meazza di sabato sera rappresenta il primo grande appuntamento delle Serie A 2014/15. Si troveranno di fronte infatti due delle uniche tre formazioni ancora a punteggio pieno dopo due turni. Le due squadre più titolate del palcoscenico italiano, che nel recente passato e più lontano si sono divise il prestigio nostrano e internazionale e che,  visti i presupposti, potrebbero anche rinverdire questa tradizione nell’attuale stagione. Gare che, nel passato, sono spesso state viatici importanti per la lotta scudetto. Andiamo ora a ripercorrere quelle che possono essere considerate le tre migliori e le tre peggiori trasferte bianconere ai piedi della Madonnina.
 
3) 29/10/2005 Milan-Juventus 3-1. Lo squadrone di Capello, dopo le prime dieci vittorie consecutive, incappò nell’unica sconfitta stagionale, mostrando però il peggio di sé. Maldini e compagni impiegarono 45 minuti per annichilire i nostri, incapaci per tutto il primo tempo d’impostare una reazione ad un Milan fresco, veloce e pimpante. Al 14’ rossoneri in vantaggio grazie ad un tiro di Seedorf che, deviato da Thuram, prese una traiettoria a pallonetto che ingannò Chimenti. Al 27’ Kakà raddoppiò con una girata dall’altezza degli undici metri. Pirlo, su punizione, portò a tre le reti del Milan. Solo al 76’ la Juve fu in grado di battere Dida grazie ad una combinazione tutta francese Viera-Trezeguet.
 
2) 12/03/1989: Milan-Juventus 4-0. L’ago della bilancia, alla vigilia, pendeva sicuramente dalla parte del Milan degli olandesi, ma la prestazione di quella domenica fu probabilmente una delle peggiori dell’intero biennio di Zoff, capace di costruire un gruppo solido, strutturato e restio a mollare la presa. Quel giorno però, presa a schiaffi da Van Basten e compagni, schiantata dal ritmo e dal pressing dei padroni di casa, la Juve non fu in grado di produrre un’azione degna di questo nome. All’autorete di Tricella e al gol di Evani, si aggiunse addirittura la doppietta del giovane Mannari a rendere più eclatante una sconfitta che, senza un paio d’interventi di Tacconi, avrebbe potuto essere più rotonda.
 
1) 24/03/2000 Milan-Juventus 0-2.  La squadra di Ancelotti, capolista con 9 punti di vantaggio sulla Lazio, si presentava in casa dei campioni d’Italia con l’obiettivo di scucire loro definitivamente lo scudetto. Obiettivo che i bianconeri avrebbero potuto portare a casa se Inzaghi dopo un quarto d’ora non avesse sparato in curva dopo aver scartato Abbiati. Come dicono i bravi però il calcio non è fatto di “se” e di “ma” e il Milan, complice una dormita di Van Der Sar, Iuliano, Montero si portò in vantaggio al 45’. Nella ripresa la Juve si gettò in avanti senza però la necessaria lucidità sottoporta; al resto ci pensò Paparesta: rigore negato a Del Piero, e rigore molto generoso assegnato ai rossoneri che andarono sul 2-0. I punti persi quel giorno sarebbero poi risultati fondamentali nella piscina di Perugia.
 
 
3) 31/10/1971 Milan-Juventus 1-4. Una Juve tanto giovane quanto bella e sfrontata, affidata al ceko Vycpalek, fu capace di espugnare San Siro con un netto 4-1  ai danni del Milan di Nereo Rocco.  Il progetto partito solo un anno prima con Boniperti presidente, che portò in rosa giovani di valore del calibro di Bettega, Causio, Cuccureddu e Spinosi, stava dando i primi frutti. Dopo 39 minuti i nostri si trovavano già in vantaggio per 3-0, grazie al gol di Causio e alla doppietta di Bettega. Il 2-0 di Bobby goal è ancora oggi ricordato come uno dei più belli di sempre nella storia della A: un colpo di tacco ad eludere il marcatore e a beffare Cudicini.  I gol di Bigon e di Anastasi nel secondo tempo, servirono solo a fissare il punteggio finale sul 4-1.
 
2) 06/04/1997 Milan-Juventus 1-6. Probabilmente la Juve più bella di sempre, per la qualità del gioco espresso, fu quella in grado di espugnare San Siro con un punteggio tennistico, e di andare a vincere, tre giorni dopo, in casa dell’Ajax di Amsterdam per 2-1. Zidane, Vieri, Amoruso, con un’età media di 24 anni, furono in grado di ribaltare a più riprese la difesa rossonera, composta da totem del calibro di Vierchowod, Baresi e Maldini. Praticamente, ad ogni azione bianconera, Rossi non poteva fare altro che raccogliere il pallone dal fondo della rete. Un paio di grandi parate per Peruzzi sull’1-0, prima su Dugarry e poi su Simone, prima che i nostri raddoppiassero con il rigore di Zidane e andassero poi a a valanga su quel poco che rimaneva del Milan di Sacchi.
 
1) 08/05/2005: Milan-Juventus 0-1. I lettori di ju29ro, grazie all’enorme mole di lavoro prodotto dalla redazione, avranno sicuramente ben compreso quale fu il reale andamento della stagione 2004/05: altro che cupola moggiana, gli uomini di Capello mostrarono di essere più forti di tutto, a dispetto dei numerosi “ostacoli” incontrati sul percorso. Fino al giorno di Juventus-Inter, quando una telecamera Mediaset scovò un'immagine ad hoc per far punire Ibrahimovic con la prova televisiva. Tre giornate di squalifica (una per somma di ammonizioni più due per la prova tv): giuste giuste, per saltare il big match contro il Milan decisivo per l’assegnazione dello scudetto. La rovesciata di Del Piero e l’incornata di Trezeguet sembravano aver fatto giustizia decretando la vittoria scudetto, annullata solamente dalla farsa di Calciopoli.